lunedì 23 agosto 2010

Premiate le forze dell'ordine in occasione della festa del palio


Rullino i tamburi e squillino le trombe. Si è chiusa ufficialmente la 55a edizione del palio dei normanni con la festa del quartiere vincitore. Ad essere premiati quest’anno è risultato il quartiere Canali che si è aggiudicato l’edizione del palio dopo cinque anni di astinenza. Insieme al palio, disegnato dal pittore piazzese Angelo Scroppo, il quartiere Canali ha conquistato l’ambita copia del Vessillo di Maria Santissima delle Vittore, Patrona della città e della Diocesi di Piazza Armerina, che è stato posto all’interno della chiesa Madre del quartiere Santa Lucia. Salutata, come tradizione vuole, dall’ovazione dei fedeli e dalla tradizionale Santa Messa officiata da padre Salvatore. “Dopo sei anni il Vessillo di Maria fa ritorno nella chiesa Madre del quartiere per la felicità dei residenti che per un anno potranno omaggiarla con preghiere di pace, chiedere un futuro migliore per i nostri figli e pregare per l’intera collettività piazzese” ha commentato padre Salvatore rettore della chiesa Madre del quartiere Canali. Il corteo è giunta accompagnata dai tamburi e dalla squillo delle trombe. A custodire il Vessillo i cavalieri giostranti preceduti dal presidente del comitato di quartiere Salvatore Arena. La consegna ufficiale del Vessillo è stata preceduta dalla tradizionale festa che si è tenuta alla Villa Roma, secondo giardino della città dei mosaici, dove sono stati premiati tutte le forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, che sono stati ringraziati per l’eccezionale lavoro svolto per la tutela dell’ordine pubblico nei tre giorni più importanti che vive la città di Piazza. Premiati tutti presidenti di quartiere e la varie associazioni di volontariato che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione.

Taverna Umberto I "Una strada verso Dio"

Basilio Fioriglio e Totuccio Miroddi stanno risuscitando i morti.

Festa "legalità e sviluppo" a Gela

Mangiar bene

Il ministero del lavoro e della salute ha approntato un vademecum per focalizzare l'attenzione dei consumatori sull'importanza, soprattutto in estate, di comprare e conservare correttamente i cibi per evitare gastroenteriti e intossicazioni alimentari..... clicca qui...

Macchine imprigionate in Piazza Falcone e Borsellino

Imprigionate diverse vetture dentro la piazza più grande della città dei mosaici. Succede anche questo durante il mese più caldo dell’estate piazzese. Una serie di macchine intrappolate in piazza Falcone e Borsellino che per un attimo sembravano essere le protagoniste di un movie comico. Vicino ad essi un gruppetto di persone che tentava di risolvere il misterioso labirinto creato dentro la piazza con l’obiettivo di uscire dall’area transennata. A raccontarci questa curiosa avventura uno dei protagonisti che per un attimo, ha pensato di essere finito dentro una specie di labirinto da cui non avrebbe più trovato l’uscita “Per un attimo ho creduto di essere finito sul set di scherzi a parte o su una candid camera - commenta ancora stupito Emilio Farnese - non riuscivo a rendermi conto di cosa stava succedendo, mi muovevo, con la mia vettura, a destra e sinistra per tentare di uscire e finivo sempre nello stesso punto di partenza. Poi, dall’iniziale incredulità, ho capito che il labirinto era stato creato, inconsapevolmente, dagli operatori della viabilità che hanno messo dei nastri in piazza Falcone e Borsellino per permettere lo svolgimento di una manifestazione che doveva effettuarsi nel pomeriggio della stessa giornata. Un fatto curioso ma nella stesso tempo disarmante che se da un lato, alla fine, mi ha fatto sorridere, dall’altro lato non sono ancora riuscito a spiegarmi come si è potuto fare un errore così grossolano. Credo che neanche i tecnici che lavorano per preparare programmi comici ci sarebbero riusciti così bene.” La storia che ci ha raccontato Emilio Farnese è capitata ad altri automobilisti che si sono ritrovati insieme a discutere, per parecchi minuti, su come si poteva uscire dalla piazza Falcone e Borsellino e liberarsi dal labirinto che sembrava creato apposta per girare una scena di scherzi a parte, celebre trasmissione televisiva di Canale5 o una candid camera. Il comandante della Polizia Municipale, Alfredo Sapone, nega l’accaduto non avendo avuto segnalazioni in merito sostenendo l’impossibilità che si sia potuto verificare una simile cosa essendo talmente grande la piazza Falcone e Borsellino che è impossibile chiudere delle vetture dentro l’area e difendendo gli addetti alla viabilità che sono preparati al loro lavoro e sanno quello che c’è da fare prima di apporre dei nastri o prima di chiudere un’area o una strada.

Salvato un cane dall'avvelenamento di una polpetta

Salvato dall’immediato intervento del veterinario Massimo Befumi un cane da caccia che aveva mangiato una polpetta avvelenata. Lanciato l’ennesimo grido d’allarme per tutta la contrada Bannata dove, pare, che negli ultimi giorni i casi di avvelenamento di cani sia all’ordine del giorno. A raccontarci la storia il proprietario del cane Calogero Cosenza appassionato di caccia “E’ vergognoso che possano esistere persone che non trovano meglio da fare nella vita che avvelenare i cani” questo il primo amaro commento di Calogero Cosenza “capisco che il problema del randagismo nella nostra città ha ormai raggiunto la dimensione di una emergenza ma questo non vuol dire affatto che dobbiamo risolverlo uccidendo i cani.” Il proprietario del cane è un cacciatore che da anni coltiva questa sua passione e come di consueto porta i suoi cani, una volta la settimana, a fare un giro per la contrade della città in attesa che si apra la caccia “Mi sono recato in contrada Bannata con i miei cani – spiega Calogero Cosenza – per farli correre in aperta campagna per tenerli in forma in attesa che si apra la stagione della caccia. Improvvisamente il mio cane dopo aver morso una polpetta si è accasciato per terra con la bava alla bocca. La paura è stata tremenda credevo di aver perso il mio cucciolo per colpa, ancora una volta, di criminali che credono di poter risolvere il problema del randagismo uccidendo uno degli animali più fedeli dell’uomo. Ho avuto la lucidità – continua Calogero Cosenza – di chiamare il veterinario, nella persona del dott. Befumi, che immediatamente, giunto sul posto ha praticato un massaggio cardiaco al cane e subito dopo ha messo una flebo per disintossicare l’animale dal veleno che aveva assunto. Sono stati momenti terribili perché per un attimo ho pensato che il mio cane non c’è l’avesse fatta. Sono stati momenti terribili, poi, grazie all’intervento del veterinario il cane si è ripreso. Ho gridato al miracolo” conclude il racconto con una voce rotta dall’emozione Calogero Cosenza. L’allarme contro coloro che vanno in giro ad uccidere i cani è stato lanciato alle autorità competenti ed è punito dal codice penale dall’articolo 554 del c.p. che recita: Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.

Stasera festival della canzone Armerina.

Si terra stasera alle ore 21 presso l’atrio della scuola elementare di San Pietro la nona edizione del festival della canzone armerina. Più di venti partecipanti si daranno battaglia con pezzi editi e inediti per aggiudicarsi il titolo di questa nona edizione. Alla fine la giuria, qualificata, ne sceglierà una di canzone. Presenteranno la serata la giornalista catanese Simona Pulvirenti e Alfredo Messina. Sarà una serata ricca di ospiti e di balli all’insegna della musica italiana e straniera. Quest’anno si è arrivati alla nove edizione come spiega l’organizzatore Enzo Interlandi “Speriamo che sia un edizione di successo, sia come presenza di pubblico sia come critica. Non posso che augurarmi che anche attraverso queste piccole manifestazione canore si possano scoprire nuovi talenti da lanciare nei palcoscenici della musica che conta. Sono soddisfatto perché anche quest’anno siamo riusciti a mettere su per il nono anno consecutivo una manifestazione che sono sicuro farà divertire il pubblico.”

Rosario Paternicò attacca l'UDC. "Chiederò le dimissione di Filetti"

“Chiederò l’ufficializzazione delle dimissioni, date nei mesi scorsi, dal vice presidente del consiglio dell’Udc Enzo Filetti e ritengo che l’attuale presidente dell’aula, Calogero Centonze, se ha preso le distanza dal partito di maggioranza dovrebbe consumare anch’esso l’atto politico e rimettere il mandato nelle mani dei consiglieri.” Non finisce mai di stupire Rosario Paternicò, consigliere comunale del Pdl, che ogni anno, alla ripresa dei lavori consiliari, inizia con le sue “picconate” contro il sistema. Duro attacco all’Udc e le sue presunte indiscrezioni sono fuori dalle vedute del consigliere del Pdl che non si tira indietro e rende pubblica la sua posizione per il prossimo consiglio comunale di giorno 30 agosto. Rosario Paternicò inizia a parlare di Palio dei Normanni “Farò in aula i complimenti all’assessore alle feste e tradizioni Lillo Cimino perche questa edizione del Palio è andata molto meglio di quella dell’anno scorso e proporrò che per il prossimo anno si diano ai partecipanti 25 euro di buono pizza. Chiederò anche che venga portata in aula, immediatamente, la variazione di bilancio che assicuri le somme ai figuranti che hanno partecipato al Palio dello scorso agosto. Bisogna far capire ai nostri giovani che il Palio è un simbolo della nostra storia e tradizione cui bisogna partecipare al di la dell’elargizione di somme di denaro.” Il consigliere Paternicò, lancia in resta, inizia a parlare di politica “Chiederò al prossimo consiglio comunale che l’Udc dichiari pubblicamente che sostiene la giunta Nigrelli, magari annunciando l’ingresso in giunta, visto che il proprio consigliere Cursale ha votato il bilancio presentato da Nigrelli lo scorso luglio. Bisognare fare chiarezza una volta per tutte. Così come chiederò che il vicepresidente Enzo Filetti, Udc, ufficializzi le sue dimissioni da vicepresidente del consiglio avendole comunicate in aula e respinte dalla segretaria perche non erano protocollate. Che vadi al protocollo e presenti queste benedette dimissioni dalla carica che occupa.” Il consigliere Paternicò continua a chiedere che sia consumato l’atto politico della mozione di sfiducia a questa giunta “Non ho fatto nessun passo indietro ritengo ancora che la sfiducia a Nigrelli sia la cosa migliore da fare ma, purtroppo, l’Mpa, in primis, non è in condizione di far firmare l’atto di sfiducia ai propri consiglieri non sapendo con certezza, dopo due anni, chi siamo i propri rappresentati all’interno dell’aula consiliare.”

Pagano la bolletta ma l'acqua non arriva.

Pagano la bolletta dell’acqua ma il servizio non è efficiente. Numerosi famiglie costrette a comprare un bene primario per la vita. Questa è la storia di numerosi residenti della contrada Gruppazzi, sita lungo la ex statale Piazza Armerina – Gela, lasciati a secco per quasi tutto il periodo estivo. “E’ vergognoso che si faccia pagare l’acqua a caro prezzo per poi lasciare numerose famiglie senza un servizio essenziale” questi i toni della missiva di protesta di cui si fa portavoce Michele Giarratana “Siamo più di una decine le famiglie che per tutto l’estate ci siamo rivolti agli uffici di AcquaEnna e nonostante le promesse di interventi solleciti alla fine di agosto siamo qui ad attendere delle risposte concrete. Abbiamo regolari contatori – continua il portavoce della famiglie protestatarie - paghiamo l’acqua più cara rispetto al paese, essendo residenti fuori città, e alla fine si lasciano decine di persone e famiglie intere senza un bene essenziale qual’e l’acqua. Vorrei capire – aggiunge il signor Giarratana - se tale comportamento non configuri un reato da parte dell’azienda che si occupa di gestire il servizio idrico nella nostra città.” Il prezzo che viene pagato da coloro che siano utenti non residenziali si dovrebbe aggirare intorno a 1,60 euro a metro cubo “Per tutto l’estate abbiamo provato a farci sentite chiamando il numero verde o recandoci negli uffici in contrada bellia, da almeno tre mesi che ci è stato detto domani interveremo ma mai nessuno ha fatto niente. Ci sentiamo presi in giro e la favola che ci è stata raccontata che chi vive in campagna non ha diritto all’acqua e una delle fantasie più nefande visto che una buona parte delle famiglie residenti in contrada Gruppazzi, hanno stipulato dei regolari contratti con AcquaEnna prova ne è l’esistenza di regolari contatori.” La missiva si chiude con un appello alle istituzioni e al sindaco Carmelo Nigrelli “Chiediamo all’amministrazione che si faccia avanti per aiutare le numerose famiglie che vivono sul territorio della città e sono onesti contribuenti che pagano un servizio che dovrebbe essere costituzionalmente garantito a tutti.”

Ribilotta risponde a Bonanno. "Il caldo fa brutti scherzi"

“Il caldo fa dei brutti scherzi” inizia con una battuta la risposta del vicesindaco, Teodoro Ribilotta, alle accuse che gli sono state mosse sulla stampa dal responsabile provinciale dell’Anva Confesercenti Salvatore Bonanno. Sulla manifestazione del motor show tenuta nell’ex area della Siace, il responsabile dell’Anva dimentica un elemento sostanziale: il Comune si è limitato a concedere l’area a titolo gratuito e non ha sborsato un euro per l’organizzazione dell’evento. Si è trattato di una manifestazione che abbiamo accolto con favore perché portava del movimento nella nostra città anche sotto il profilo economico. L’organizzazione e la programmazione della stessa era in mano al privato. Quindi – continua Ribilotta - non riesco a capire perché avremmo dovuto convocare le organizzazioni di categoria o la commissione competente come sostiene il presidente dell’Anva Bonanno. In secondo luogo non spetta a me dire se l’evento è riuscito o è stato fallimentare. Non essendo stata una manifestazione organizzata dal Comune.” Il vicesindaco con delega alla attività produttive sposta poi l’attenzione sul mercato settimanale “Per quanto attiene al tradizionale mercato settimanale voglio ricordare al signor Bonanno che gli uffici competenti stanno lavorando duramente per predisporre la rimodulazione dell’area attorno al campo sportivo e a presto vi assicuro che la porteremo all’attenzione di tutte le parti sociali con l’auspicio che venga definitivamente risolto il problema e il mercato possa svolgersi nei migliori dei modi. Diverso discorso – continua il vicesindaco Ribilotta – è quella dei problemi di viabilità che si sono registrati nella salita Cappuccini. Mi corre l’obbligo precisare che il sottoscritto e il sindaco Carmelo Nigrelli abbiamo impartito delle disposizioni chiare. Il giovedì mattina la salita Cappuccini non può essere transitata da nessuna vettura, tantomeno nessuno può parcheggiare a destra o sinistra della carreggiata. Il transito è consentito solo a coloro che devono recarsi nell’istituto di cura per anziani San Giuseppe o nella vicina scuola. L’ordine dato è stata tassativo la salita Capuccini deve restare sgombra anche per permettere, cosa più importante, il passaggio dei mezzi di soccorso che eventualmente devono recarsi all’istituto di cura.”

Agostino Sella

L'albero di via Giacinto Lo Giudice chiede aiuto.

L’albero di via Giacinto Lo giudice chiede aiuto ma l’assessore al verde sembra essersene dimenticato. Continuano gli appelli alle istituzioni per salvare uno dei tanti alberi posti al centro della città. Il verde pubblico è stato un settore che ha sempre scatenato polemiche sia fuori che all’interno della istituzioni. E ancora una volta viene al centro dell’attenzione con la storia di un albero, tra i tanti, che costeggia la via Giacinto Lo Giudice che a quanto pare non viene curato “Ad aprile e i primi di agosto ho fatto una segnalazione che l’albero si stava inclinando pericolosamente mettendo a repentaglio la sicurezza dei passanti” ci dice il titolare di un noto locale autore della segnalazione all’amministrazione comunale. “Preoccupato che l’albero potesse cedere e finire all’interno del mio locale o, soprattutto, potesse mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini, decisi di scrivere al sindaco. Era il mese di aprile. Il primo cittadino mi rispose che avrebbe informato immediatamente l’assessore al ramo Giuseppe Di Prima. Ebbene siamo ad agosto inoltrato e niente è stato fatto. L’ultima segnalazione risale ai primi di agosto ma a quanto pare il verde non è una preoccupazione dell’assessore al ramo. L’albero continua a perdere foglie e molte volte si staccano dei rami che finiscono per cadere, fortunatamente, a terra ma vi assicuro che solo per puro caso non sono finiti in testa ai numerosi passanti. Ciò che chiedo e che venga fatto un sopralluogo dei tecnici affinché ci venga detto cosa l’albero abbia. Visto che viene sbandierato, quasi ogni giorno, che il verde pubblico è un bene da tutelare, una risorsa su cui questa amministrazione vuole investire, che si preoccupi veramente del verde urbano. Non si può lasciare una pianta così bella a morire senza che si faccia niente con l’aggravante che si mette a repentaglio anche la sicurezza dei passanti.” Informato dei fatti l’assessore al verde pubblico Giuseppe Di Prima ha rassicurato il cittadino autore della segnalazione “Ho immediatamente contattato un esperto della guardia forestale, in giornata andremo a fare un sopralluogo per accertare le condizione dell’albero e decidere che tipo di intervento occorre fare.”

Libri sotto il Gelso

Si è svolta una importante manifestazione, chiamata appunto, libri sotto il Gelso, che ha visto la presentazione di ben Tre libri di valore, discussi e argomentati, dagli autori e da tante persone di cultura di Piazza Armerina.
Un fatto questo, di per sè positivo e ammirevole, degno di essere sottolineato, affinchè venga riproposto spesso, perchè Piazza Armerina possa assurgere a cittadina della cultura, dove sovente si svolgono manifestazioni culturali di spessore e di qualità.
Tutto questo, però, non è bastevole, se la cultura viene ad essere limitata a quei pochi che hanno partecipato o quei pochi che acquisteranno e leggeranno i libri; occorre, a mio parere, che i più, vengano a conoscenza del valore dei libri, dei messaggi culturali che in essi sono veicolati e che tutti, o quanto meno il più possibile, siano informati di questi momenti culturali nei suoi contenuti.
In definitiva, gradirei che gli autori o gli organizzatori, stilassero una scheda di almeno Trenta righi, per portare a conoscenza ai più , i libri ed il loro valore culturale, per essere veicolati attraverso ,anche, questi Blog, o altri mezzi di informazione .
Credo utile far conoscere questo mio pensiero, per quanto mi riguarda, il programma televisivo che ho prodotto, lo ritrasmetterò in replica più volte, al fine di perseguire questo obiettivo.
Angelo Baglio

DECENZA NEL VESTIRSI E NEI COMPORTAMENTI

L’ESEMPIO DELLA CLARISSA

Parlando di Lei, si può dire che è la creatura che, innamorata pazza di Gesù, lascia tutto e si chiude in un convento per servire, adorare e contemplare la Sua divina Maestà e la Sua Gloriosa Divinità.

Si guarda alla Clarissa come ad una santa, o quantomeno ad una creatura in via di Santità, proprio per le scelte e l’atteggiamento che conduce nella sua vita.

E’ certamente un esempio chiarissimo di vita consacrata che porta in se un messaggio di Amore e di cristianesimo.

Immagina se.., per un attimo, la Clarissa non usasse la decenza nel vestirsi, come sarebbe incredibile il suo innamoramento di Gesù…., chissà cosa penserebbe la gente di lei e del carisma che porta in se!!!!

Immagina se…, per un attimo, la Clarissa mettesse in mostra, sia pure in buona fede e senza alcun secondo fine, le parti provocanti del suo corpo, durante la sua vita di preghiera quotidiana, come sarebbe vista la sua santità ed il suo cammino di fede!!!

Immagina se…, per un attimo, la Clarissa mettesse in dubbio, con il suo atteggiamento quotidiano, il voto di castità…, cosa ne sarebbe del suo esempio di vita consacrata e del suo messaggio d’amore cristiano!!!!

La Clarissa…, prima ancora di essere creatura in cammino di santità, adoratrice e contemplatrice del Santissimo, scelta di vita consacrata, è un esempio alla quale guardare, per comprendere come vestirci, come atteggiarci, come comportarci, come vivere…., altrimenti tutto quello che facciamo o che diciamo di fare o che vogliamo fare per il Signore risulta vano…, anziché portare le creature perdute a Lui, vanifichiamo ogni cosa.

Prendiamo esempio dalla Clarissa, che prima di ogni altra cosa, vuole essere per tutti noi “Esempio”.

Dossier bambini iperattivi

C’è molta confusione sul termine. Come capire se un bambino è semplicemente vivace oppure iperattivo. La polemica sulle cure farmacologiche...clicca qui..

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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