lunedì 5 aprile 2010

Zingari per un alba. La raccolta di poesie di Pino Rossetto. La prefazione di Sebi Arena.

Prefazione di Sebi Arena


L’immagine degli zingari che da sempre hanno scelto il nomadismo come sistema di vita, ha suscitato sovente giudizi negativi da parte della società al punto di assumere, nei confronti di questa gente antica, atteggiamenti di esclusione quando non pure di persecuzione o di razzismo. Noi, sedentari, abbiamo la tendenza a rifiutare l’organizzazione sociale dei nomadi perché non ne accettiamo la precarietà, la carenza di benessere, la man-canza delle certezze che sono pure la nostra grande illusione.
Non così per i poeti che, travalicando la gabbia di questa società difficile, continuano a percepire, nel modo di essere degli zingari, l’idea estrema di libertà, quasi l’ancestrale rimpianto delle ere remote quando gli uomini erano tutti nomadi e tutti liberi nello spazio e nel tempo.
Giuseppe Rossetto sceglie, non a caso, .................................

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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