domenica 28 giugno 2009

Consiglio comunale domani in ospedale. Carmelo Gagliano (pdl): "Mi opporrò ad ogni tentativo di accorpamento dei reparti sarebbe l'inizio della fine"

di Guglielmo Bongiovanni. Il consigliere Carmelo Gagliano non ci stà all’accorpamento della cardiologia con la medicina. “Domani in consiglio comunale spiegherò le ragioni della mia opposizione contro un'idea che se realizzata potrebbe significare per l’ospedale Chiello l’inizio della sua fine.” Il consiglio comunale è previsto per domani all’interno del nosocomio piazzese Chiello alle ore 11.30. L’aula è stata convocata d’urgenza dal presidente Centonze dopo che il direttore generale Iudica faceva sapere che la cardiologia doveva essere accorpata alla medicina così come ci spiega il consigliere Carmelo Gagliano promotore del consiglio comunale di domani: “Giovedì scorso siamo venuti a conoscenza che il direttore generale aveva deciso l’accorpamento dei due reparti con il conseguente spostamento del reparto di cardiologia dal sesto al quinto piano e che il primario di medicina, dott. ssa Trischitta dovrebbe andare a ricoprire anche il ruolo di responsabile della cardiologia. La cosa mi è subito parsa strana è immediatamente ho allertato il Primo Cittadino e il Presidente del Consiglio per chiedere la convocazione di un consiglio comunale urgente cosa che è stata fatta dalle massime istituzioni di governo.”
Perché non condivide la proposta consigliere Gagliano
“Perché lo spostamento del reparto di cardiologia dal sesto al quinto piano avrebbe come immediata conseguenza lo spostamento del personale infermieristico il che lascierebbe scoperti la nefrologia e l’otorino che, di fatto, non avrebbero più a disposizione, nessuna unità lavorativa; questo potrebbe rappresentare l’inizio della fine del nostro ospedale. Del resto mi sembra strana una simile decisione quando giorno 16 Luglio è in arrivo il quarto cardiologo al Chiello”.
Ma da quanto è stato vociferato da più parti si tratterebbe di una decisione provvisoria valida per soli due mesi
“ Infatti. Ed è proprio questo che non mi convince. Se fosse veramente una decisione provvisoria perché hanno deciso di spostare anche l’archivio e lo spogliatoio del personale infermieristico al sesto piano dove esiste la cardiologia? In secondo luogo se vi è un problema di personale infermieristico, cui giustamente bisogna dare le meritate ferie estive, credo che l’azienda dovrebbe, piuttosto, preoccuparsi di sposare le strategia che adottano gli altri ospedali, ovvero adottando quelle misure di razionalizzazione del personale nel periodo estivo. Proposta che farò domani in aula.”
Cosa proporrà ai suoi colleghi consiglieri e al governo della città?
"Che si voti contro questo tentativo di accorpamento e sia dia l’ennesimo segnale politico forte. Bisogna che tutto rimanga immutato e la dott.ssa Trischitta può fare la responsabile della cardiologia anche rimanendo al quinto piano in medicina. Personalmente mi opporrò in aula come esponente del Partito della Libertà invitando i miei colleghi consiglieri a seguirmi sulla strada della netta opposizione al tentativo che l’azienda vuole mettere in atto."
E al Primo Cittadino cosa dirà
“Quello che ho sempre sostenuto che il nostro ospedale, a seguito della riforma della sanità, è alla stressa stregua dell’ospedale di Enna. Quindi nessun complesso di inferiorità ne tantomeno di sottomissione. Il sindaco Nigrelli deve sedersi a tavolo con il sindaco di Enna e finalmente studiare una strategia comune da seguire nell’immediato futuro con l’obiettivo di salvaguardare il nostro ospedale. Del resto da diversi mesi che su questa emergenza il Sindaco può contare sull'appoggio dell'intero consiglio comunale e sul sostegno dell'intera città”.

Il vescovo Pennisi sulla morale e la politica.

Testo integrale dell'intervista rilasciata da Mons. Michele Pennisi a Giuseppe Di Fazio e pubblicata parzialmente su “La Sicilia” di Domenica 28 giugno,p.2

1.La questione morale irrompe di nuovo nella scena politica italiana. Dobbiamo esser contenti, o insospettirci?
Che la questione morale venga messa al centro dell'attenzione della politica italiana astrattamente è un bene in quanto mette in discussione la pregiudiziale separazione tra etica e politica. Sostenuta da chi teorizza che tutte le esperienze della vita umana (politica, scienza, economia, diritto...) sono autonome dalla morale. Nella comprensione cristiana della vita il bene e il giusto sono dimensioni irrinunciabili dell'agire per cui la vita è sottoposta a criteri di ordine morale. La moralità degli uomini politici è un fatto essenziale per restituire valore ideale all'impegno politico e trasformarlo in vera e propria “carità politica”.
In concreto bisogna pero chiedersi , se la “questione morale” sollevata da improvvisati Catoni non sia usata come una clava per distruggere o delegittimare i propri avversari politici e se dietro campagne moralistiche non ci nascondano ipocritamente interessi economici e strumentalizzazioni elettorali di basso profilo. L'ipocrisia – come ricordava Chesterton è l'omaggio che il vizio rende alla virtù.
2. Negli anni di Tangentopoli l'unico precetto morale sembrava essere: non rubare e fai ciò che vuoi. Oggi i riflettori sono puntati solo sul decoro pubblico, su alcuni palazzi della politica ridotti a una suburra. Ma la morale può essere lottizzata?
La morale non si può lottizzare. I dieci comandamenti o stanno assieme o cadono assieme a partire dal primo che mette Dio al primo posto. Durante tangentopoli si insisteva solo sul settimo comandamento, oggi dopo aver predicato la libertà sessuale come segno di emancipazione si riscoprono non so con quanta convinzione il sesto e il nono. Il fariseismo moralistico può reggersi sulla lottizzazione dei principi morali in base alla quale si dichiara bene solo ciò che uno mostra di poter osservare e male ciò che fanno gli altri filtrando i moscerini e ingoiando i cammelli come dice Gesù nel Vangelo. Il teologo evangelico tedesco Dietrich Bonoeffer afferma che il fanatismo etico “perde di vista la totalità del male e si precipita come il toro contro il drappo rosso anziché contro colui che lo agita” mancando il vero bersaglio.
3. Che effetto le fa vedere i sostenitori a oltranza del capriccio individuale, diventare difensori del buoncostume?
Mi chiedo da che pulpito viene la predica quando coloro che esaltano il libertinaggio morale del singolo individuo e sostengono campagne di legittimazione della soppressione di esseri umani innocenti o in favore della selezione eugenetica degli esseri umani in stato embrionale o dell'eutanasia come progetto di estensione del suicidio assistito, si ergono a difensori della morale altrui. I casi sono due : o sono diventati di botto bacchettoni o sono rimasti farisei.
4. La morale è una coerenza?
La moralità non consiste in uno sforzo improbo di coerenza con principi astratti, ma è desiderio e tensione continua verso il bene che non si scandalizza della propria e altrui fragilità perché scaturisce dalla riconoscenza per l’esperienza di un amore gratuito. A partire dalla presenza di Gesù Cristo nella propria esistenza si deve tendere alla coerenza fra fede e vita, ricordando che il santo non è colui che non cade mai ma colui che dopo essere caduto si rialza perché Qualcuno gli tende misericordiosamente la mano.
Il moralismo è invece osservare delle regole astratte per sé stesse e può degenerare nel fariseismo nella misura in cui è la persona a stabilire il criterio del bene e del male con il quale generalmente assolve sé stessa e condanna gli altri,dimenticando il monito evangelico di togliere prima la trave dei propri occhi prima di pretendere di togliere la pagliuzza da quelli altrui. E’ l’atteggiamento di chi pensa di avere le mani pulite, ma non si accorge di avere il cuore sporco.
5. Qual'è la risposta della Chiesa all'emergenza della questione morale
Oggi, in un'epoca dominata dal relativismo nichilistico, l'emergenza sta nella difficoltà ad una educazione a valori morali assoluti , che possono conservarsi solo a partire dall'esperienza della compagnia di Gesù che ci accoglie e ci perdona.
La missione della Chiesa non è quella di una agenzia umanitaria che distribuisce patenti di moralità, ma quella di denunciare profeticamente il male ma anche di essere evangelicamente misericordiosa con i peccatori ai quali chiedere continuamente la conversione del cuore e dei comportamenti. A questo proposito mi sembra emblematico l'atteggiamento di Gesù che ai farisei che gli avevano condotta una donna adultera dice”chi è senza peccato scagli la prima pietra” e alla donna dice “va e d'ora in poi non peccare più”.
6. Cosa chiede la Chiesa a un politico?
La Chiesa chiede alle persone impegnate in politica che il loro agire sia sempre al servizio della promozione integrale della persona e del bene comune, superando il dualismo fra fede e vita . Si tratta di vivere in conformità della propria coscienza illuminata dalla fede che porta a concepire l'impegno politico come un atto di amore gratuito a servizio della comunità. Bisogna ricordare quanto Benedetto XVI disse nel settembre 2008 a Cagliari sulla necessità di una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile per evangelizzare il mondo del lavoro, dell’economia e della politica.
7. Quali sono le principali virtù di un politico secondo don Luigi Sturzo?
Don Luigi Sturzo afferma che la politica è un arte che riescono ad esercitare solo poco artisti , mentre altri si accontentano di esserne artigiani e molti si riducono ad essere mestieranti della politica. Egli che fu impegnato in prima persona in campo politico non mancò di dare anche dei suggerimenti di natura pratica a chi vuole apprenderne l'arte ed evitarne il mestiere. Egli sostenne che il perseguimento del bene pubblico non può che essere separato dalle virtù individuali.
Tra le virtù dei politici egli cita la franchezza, la sincerità, la fermezza nel sapere dire anche i no, l'umiltà da cui scaturisce il senso del limite, il non attaccamento al denaro e alla fama, la competenza, la progettualità politica .
La moralizzazione della vita pubblica è legata per Sturzo soprattutto ad una concezione religiosa della vita da cui deriva il senso della responsabilità morale e della solidarietà sociale.

Piazza Jazz 2009. Ecco il programma completo.


Approvato il consuntivo. Cinque miliardi di lire di avanzo

Piazza Armerina. Un avanzo di amministrazione di 2,5 milioni di euro. E’ tra le cose più importanti che si leggono tra le righe del conto consuntivo 2008 approvato dalla giunta municipale presieduta dal sindaco Fausto Carmelo Nigrelli con seduta dello scorso 26 giugno nella sala delle luci. A comunicarlo è l’assessore al bilancio Ciccio Restivo, giovane esponente del PD legato alla componente Strazzanti-Capizzi-Ferrara. Dice il giovane l’assessore “Adesso il documento è pronto per essere sottoposto al controllo dei revisori contabili, alle commissioni consiliari ed infine all’esame del Consiglio Comunale. Il conto consuntivo – dice Ciccio Restivo - ci informa di tutte le entrate che il Comune ha beneficiato e di come le stesse sono state spese nei vari programmi e funzioni pubbliche di parte corrente e negli investimenti, ci informa inoltre di un dato molto importante che è il risultato della gestione. Dall’ insediamento – dice ancora l’assessore al bilancio della giunta Nigrelli - questa amministrazione ha operato ponendo un’elevata attenzione alla gestione dei conti economici e finanziari, operando sempre con prudenza anche nelle decisioni più importanti che hanno impegnato il bilancio, faccio riferimento ad esempio alle anticipazioni fatte per far fronte all’emergenza rifiuti, per la quale ben due volte nel secondo semestre 2008 ha visto il Consiglio Comunale deliberare anticipazioni per ben settecento mila euro. Con l’approvazione del Consuntivo 2008 – conclude Francesco Restivo - conoscendo il dato del risultato di gestione possiamo ancor meglio delineare il futuro contabile e la programmazione che ci siamo dati con il preventivo 2009. I conti 2008 si epilogano con un avanzo di amministrazione di circa € 2.500.000,00 suddiviso a sua volta tra fondi vincolati e non vincolati, ciò che potrà essere spendibile sarà oggetto di attenta valutazione da parte degli organi competenti e sarà utilizzato per affrontare le esigenze dell’Ente in programmi e progetti di valenza ed efficacia pubblica a integrazione e completamento della programmazione già fatta con il bilancio preventivo 2009”. Adesso si attende di sapere come la giunta Nigrelli destinerà l’avanzo del 2008 nelle ripartizioni del bilancio di previsione del 2009, in una città che abbisogna di una serie di interventi strutturali che fronteggino le emergenze come quelle della viabilità.
Agostino Sella

Lunedì consiglio comunale per salvare il Chiello.

Piazza Armerina. La società civile riaccende i motori per cercare di salvare l’ospedale Chiello. Lunedì prossimo alle ore 11,30 il consiglio comunale presieduto da Calogero Centonze si riunirà direttamente presso i locali dell’ospedale di contrada Bellia. I venti consiglieri comunali per cercare di salvare il nosocomio piazzese hanno deciso di vedersi in seduta presso l’ospedale diretto dalla dottoressa Di Simone. A fare scattare l’ennesimo allarme un provvedimento del direttore generale dell’Asl 4, Francesco Iudica, che accorpa il reparto di medicina con quello di cardiologia. Iudica, ha emesso un provvedimento causato dalle dimissione del direttore dell’unità operativa cardiologica, che provocherà l’accorpamento temporaneo della cardiologia con il reparto di medicina interna. Di conseguenza verranno spostati i posti letto dal 5° al 6° piano dell’immenso immobile di contrada Bellia. Le funzioni direttive saranno preso in carico dalla dottoressa Trischitta. Per i consiglieri comunali il provvedimento però, “non è un atto per ottimizzare le risorse, ma il primo passo per un smantellamento del Chiello”. Il tema della paventata chiusura del nosocomio piazzese è molto sentito dai cittadini che non vorrebbero essere privati del proprio ospedale. Gli scorsi mesi, sia il centro destra che il centro sinistra della città dei mosaici avevano messo in atto una serie di azioni comuni, tra le quali è spiccata la manifestazione organizzata a Palermo davanti la sede dell’assessorato regionale alla sanità di piazza Siino. In quell’occasione tutti i politici della città sono stati uniti a difesa dell’ospedale. L’unità è cominciata a scricchiolare in vista delle ultime elezione europee dove addirittura alcuni facinorosi hanno messo in giro una serie di lettere anonime che accusavano alcune forze politiche della chiusura dell’ospedale che in realtà non è mai avvenuta e per qualcuno non avverrà mai. Inoltre il presidente del consiglio Calogero Centonze ha messo in calendario un altro consiglio comunale per il prossimo 3 luglio alle ore 17.30 con all’ordine del giorno diverse interrogazioni. Palazzo Trigona, e sicurezza delle strade saranno l’oggetto di tre interrogazioni presentate dal consigliere Basilio Fioriglio. Infine i consiglieri saranno chiamati all’abrogazione del regolamento comunale per il servizio di affidamento familiare dei minori e all’approvazione del nuovo regolamento.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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