giovedì 7 febbraio 2008

Le tele dei Teatini trasferiti al Museo Diocesano. Padre Pace. "Servono soldi per il restauro".

Piazza Armerina. Finalmente un posto sicuro per il tesoro dei Teatini. Infatti, ieri, il commissario della Casa di Riposo "San Giuseppe", il dottor Pappalardo ha consegnato, attraverso la modalità del deposito temporaneo, alla Diocesi di Piazza Armerina le numerose tele che si trovavano collocate all'interno della chiesa di San Lorenzo, meglio conosciuta come chiesa dei Teatini. Il patrimonio pittorico è stato trasferito al museo diocesano dove si potrà ammirare dalla prossima primavera. Tra le tele più note la famosa Madonna del Gorgo Nero, risalente al XII secolo, che però presenta condizioni di degrado piuttosto avanzate. Altra tela che si potrà ammirare al museo diocesano è un’opera raffigurante Sant'Andrea Avellino che intercede presso la Madonna delle Vittorie, risalente agli inizi del XVII secolo. Particolarmente interessante in quest’opera d’arte è la rappresentazione figurativa in basso nella tela della raffigurazione della città di Piazza Armerina (nella foto). Adesso partirà una grande campagna per il recupero dei fondi organizzata dall’ufficio dei beni culturali della diocesi piazzese. “Faremo nelle prossime settimane – dice Padre Paci direttore dell’ufficio – una giornata culturale in cui chiederemo i fondi necessari per il restauro delle tele. Chiederemo fondi ad enti, fondazioni e privati. L’arte infatti – continua Padre Paci – non ha proprietà ma è di tutti”. I quadri resteranno al museo fino a quando la chiesa dei Teatini, di cui è pronto da anni un progetto esecutivo redatto dall’architetto Franco La Morella, non verrà restaurata e restituita ai suoi antichi splendori. “Ho già dato mandato – continua Padre Paci – per preparare alcune perizie in modo da quantificare la spesa dell’importo del restauro per ogni quadro. Così chiunque vorrà porta finanziare anche il restauro di una singola tela”. Con queste opere e con le tele già restaurate di Sant’Andrea il museo diocesano si appresta ad essere un punto di riferimento importante per i turisti che visiteranno la città a partire dalla prossima primavera. Molto soddisfatta dell’operazione anche l’assessore Paola Di Vita. “ho detto alla diocesi che il comune farà la sua parte. Quella del trasferimento dei quadri nel museo diocesano – conclude la Di Vita – mi sembra un’operazione culturale di rilievo si in termini di promozione della città che in termini di tutela del patrimonio culturale”
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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