domenica 14 ottobre 2007

Daniele La Delia: da domani niente più correnti nel PD

Piazza Grande tra Veltroni e Letta. Parlano Roccaverde e Nigrelli

scusate x audio pessimo....

Dalla Scozia Guglielmo Bongiovanni ci racconta la storia di Roberto Galici

Scozia. Stirling - Si chiama Roberto Galici, e' nato a Palermo 25 anni or sono. Vive in terra scozzese da tre anni ed e' giunto nel lontano paese di William Wallace solo per imparare l'inglese. Sono passati tre lunghi anni e Roberto e ancora qui in Scozia.
Di mestiere fa lo Chef in un noto ristorante di Stirling.
Vive con la sua compagna in una piccola ed accogliente casa tutta sua.
Questa e' la storia di un italiano, anzi siciliano, che vive lontano dalla sua terra.
Una piccolsa storia, simile, chissa', a quante altre persone si sono lasciati alle spalle la loro nazione.
La storia di Roberto ha anche dell'amaro: "Amo la mia terra, la mia sicilia mi manca, ed ogni giorno, anche per un solo attimo, il mio pensiero va al mio paese, alla mia famiglia ed a tutti gli affetti che ho lasciato. Pero' - continua il Galici - questa e' la terra delle opportunita'. Dov'e' l'Italia? qual'e' quella regione che ti permette di lavorare e di crearti una casa tutta tua? Solo promesse, tante parole e poi?"
Queste le prima parole del nostro connazzionale che continua: "Tornare in sicilia significherebbe essere di nuovo prigioniero di un sistema politico culturale che vive solo di privilegi, di amici, di favori, e chissa' di quant'altro. Nessun diritto riconosciuto, del resto non credo di essere un eretico nell'affermare che la nostra legislazione sul lavoro rimane solo scritta sulla carta, ma quel che e' piu' grave -chiude il nostro amico Roberto, nessuna opportunita e poco lavoro."
Di queste storie potrei scriverne parecchie, ma quel che mi stupisce e' che spero di approfondire nei giorni successivi, e' l'opinione del tutto negativa sulla politica che il governo Prodi sta producendo per non parlare del "movie", cosi' viene chiamato, sulla creazione del Partito democratico.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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