giovedì 4 ottobre 2007

Nei comitati Veltroni tutto torna a "tarallucci e vino"

Piazza Armerina. Torna la pace tra i comitati Veltroni. Dopo le schermaglie degli ultimi giorni e le accuse di metodi da prima repubblica, c’è stato un incontro pacificatore, tra i supporter locali dei diversi comitati a sostegno del sindaco romano per la segreteria nazionale del Partito Democratico. La sede della Margherita ha ospitato un settantina di persone tra uomini politici, professionisti, semplici simpatizzanti per elaborare le migliori strategie comunicative e promozionali in vista della campagna elettorale per le primarie del prossimo 14 ottobre. Presenti i cinque consiglieri comunali ufficialmente schieratisi con Veltroni, Giuseppe Capizzi, Teodoro Ribilotta, Giuseppe Venezia, Renato Incardona e Lillo Cimino, dirigenti locali e provinciali di Margherita e DS, tra i quali Innocenzo Di Carlo, Maria Grasso Francesco Chiaramonte, Vasily Lotario, Filippo Nicotra, Angelo Bonaventura, Riccardo Calamaio, Edoardo Lotario, Bruno Morante, Pino Strazzanti, Renzo Amore, rappresentanti dei gruppi giovanili dei due partiti. Molti gli esponenti della società civile presenti in sala, dall’architetto Domenico Calabrò al criminologo Santo Pecoraro, al professore Carmelo Nigrelli, che nei giorni scorsi aveva infiammato il dibattito. Tra gli altri, anche il ritorno sulla scena politica di Ivan Velardita, già sindaco della città dei mosaici, che ha ufficializzato la propria adesione al Partito Democratico, e spronato tutti i partecipanti a lavorare fianco a fianco per dare voce ed anima al PD, prendendo spunto dal momento politico vissuto dalla comunità cittadina. "E’ davvero un bell’inizio – dicono soddisfatti Ethel Consiglio,segretario provinciale della Margherita e Ranieri Ferrara, segretario cittadino dei DS – l’incontro ha visto la presenza di tutti coloro che sin dal primo momento hanno appoggiato Veltroni e credono nel progetto di un’Italia nuova, moderna, capace di rimettersi in gioco e di costruire uno sviluppo inclusivo e attento ai tanti bisogni emergenti. L’obiettivo – concludono - è riattivare la partecipazione e riavvicinare i cittadini alla politica, che deve tornare al suo significato più autentico di servizio ai cittadini”. Due i seggi che saranno allestititi in città, con una pluralità di scrutatori che favorisca la più ampia partecipazione al voto, anche a domicilio per i diversamente abili. Alla fine tutti hanno concordato per organizzare una grande festa stile “tarallucci e vino” di fine campagna elettorale che raggruppi tutti i “competitor” delle primarie del 14 ottobre.
Agostino Sella agostinosella@tiscali.it

Il comunista Di Stefano: il 20 ottobre tutti a Roma

Piazza Armerina. “Il 20 ottobre tutti a Roma per lottare contro la precarietà”. E’ l’appello di Gaspare Di Stefano (nella foto), segretario dei Comunisti Italiani della città dei Mosaici. Il prossimo 20 ottobre, infatti, si svolgerà nella capitale la manifestazione nazionale promossa da "Il Manifesto", "Liberazione" e "Carta" che dovrebbe vedere la partecipazione di tutta la sinistra antagonista oggi al governo con Romano Prodi. “Per evitare che si apra un solco tra la rappresentanza politica, il governo Prodi e chi lo ha eletto – dice Gaspare Di Stefano - è necessario fare della lotta alla precarietà e per una cittadinanza piena di tutte e tutti la nostra bussola. Bisogna rimettere al centro il programma elettorale dell'Unione, per non tradire la democrazia e incentivare la sfiducia e l'allontanamento dalla politica. Anche per questo i Comunisti Italiani non condividono l'accordo su "Previdenza, lavoro e competitività" sottoscritto il 23 luglio tra Governo e parti sociali: nel programma dell'Unione "per il bene del paese" si scriveva a pagina 169 che bisognava "eliminare l'inaccettabile gradino" e introdurre incentivi per chi vuole restare al lavoro. E a pagina 162 "per noi la forma normale di occupazione è il lavoro a tempo indeterminato... e il lavoro flessibile non può costare meno di quello stabile... e superamento della legge 30. L'accordo – continua Di Stefano - non rispetta il programma poiché mantiene il gradino, anche per una buona parte dei lavori considerati per norma usuranti. Non garantisce una pensione adeguata ai lavoratori precari. Incentiva le prestazioni straordinarie, non favorendo così nuova occupazione. Si facilita la reiterazione di contratti a tempo determinato. Non si eliminano le forme contrattuali più precarizzanti.
Agostino Sella

Dalla Scozia: Gugliemo Bongiovanni

Da oggi nel blog ospito un mio amico. Facevamo insieme le scuole medie, lui era un centravanti alla "Inzaghi" ed io facevo il portiere. Mi ricordo quando facevamo i compiti, e non solo quelli, a casa sua. Mi ricordo di suo padre, che adesso non c'è più. Per qualche tempo, abbiamo condiviso un pezzo di strada comune nella litigiosa politica piazzese. Si tratta di Gugliemo Bongiovanni, che allora chiamavo Spips Akim, che forse doveva essere un personaggio di qualche cartone animato del tempo. Guglielmo adesso si trova in Scozia dove lavora. E' una di quelle intelligenze originali che la nostra terra , non si sa per quale "cazzo" di motivo, ha perso.
Ci scriverà dalla terra di William Wallace quello che vuole.
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Ecco Guglielmo
Ciao Agostino ti ando un bacio e spero di vederti al piu' presto ecco una parte della mia piccola e umile esperienza in terra scozzese. Giornalmente ti inviero qualcosa che colpisce la mnia attenzione decidi te cosa farne.

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Vivo in Scozia da quasi un anno. Devo confessarti che fin qui e' stata una esperienza positiva. Gli scozzesi sono un popolo ospitale, giocherelloni e molto legati alla propria terra. "Freddom" amano gridare in omaggio al loro eroe William Wallace. Insomma un popolo diverso per usi, costumi e pensieri dal popolo inglese. Le opportunita' che offre il sistema scozzese sono numerose. Basta imparare l'inglese che si apre davanti agli occhi un mercato del lavoro straordinariamente ricco e poitivo in ogni direzione.
Purtroppo, l'idea che ho maturato sugli italiani che ho conosciuto e che vivono in scozia, e leggermente diversa.
Ho avuto a che fare con diversdi italiani, per ovvi motivi di lavoro, non conoscendo bene la lingua inglese. Devo confessarti che l'italiano in scozia e' molto amato e molti connazionali hanno trovato modo di investire il proprio lavoro nel settore della ristorazione. Molti hanno fatto fortuna e vivono in una dimensione di benessere economico, ma, per contro, alcuni portano il fardello di una profonda frustazione, forse dettata dalla loro lunga assenza da paese natale, che scaricano verso i propri connazionali, con comportamenti ed atteggiamenti a tratti discriminatori.
Continua.......

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Ho saputo che e' venuto a mancare un caro amico, Glauco Consiglio. Lo ricordo con grande affetto. Voglio cogliere l'occassione per esprimenre le mie condoglianze alla famiglia e in modo particolare alla sorella Ethel, gli sono vicino. Un saluto affettuoso.
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4 ottobre
Grazie Agostino per aver reso pubblico il mio nomignolo.....akim.. adesso sono rovinato...I tuoi ricordi mi hanno sinceramente commosso e ti confesso mi ha fatto enorme piacere leggere quelle poche, ma significative, righe sulla nostra infanzia.Vivo a Sterling un tipico paese scozzese situato tra Glasgow ed Edimburgo, la nobile capitale scozzese. Il paesino dove vivo e' stato reso famoso dal grande condottiero William Wallace, (ricordi Braveheart, il mitico "movie" di Mel Gibson) leggendario eroe scozzese, catturato ed ucciso dagli inglesi: sognava una terra libera, una nazione indipendente. Ieri sono tornato a visistare il monumento eretto in suo onore. Freedom, liberta, amava gridare. Credo che non ci sia popolo piu'libero quello scozzese. Amavo la loro terra, non si sentono prigionieri delle loro "idee". Godono di un sistema di servizi pubblici eccezionale: trasporti, sanita', assistenza sociale, sistema scolastico... Freedom. Credo che la nostra citta' abbia bisogno di parecchi architetti di Dio che abbiano il coraggio di gridare Freedom, liberta'. Domami ti raccontero' di alcuni di questi servizi magari potremmo inizire dal settore turistico... che ne dici?Continua.....

Radon. Il gas che uccide anche nelle nostre case

Il radon, nessuno lo conosce, ma uccide, uccide eccome. Si tratta di un gas che si trova nelle nostre case. Nelle stanze, a volte, dove mangiamo e dormiamo. Il radon si forma soprattutto nelle abitazioni interrate a stretto contatto con l’umidità. Secondo alcuni stime è una delle principali cause del tumore al polmone. Secondo Wilkpedia per radon muoiono 3000 persone l’anno in Italia e 20.000 nel resto d’Europa. Per la Commissione Europea il Radon è la seconda causa di tumore al dopo il fumo di sigaretta , ed alcuni studi come quelli di Bonner evidenziano sinergie fra le due cause. Più alta è la concentrazione di Radon nell'ambiente più alto è il rischio di contrarre il . Il radon è un gas molto pesante e viene considerato estremamente pericoloso per la salute umana se inalato. Si forma in seguito alla disintegrazione dell’uranio presente nel suolo, nell’acqua e in molti materiali da costruzione. Circa un terzo delle radiazioni cui è esposta la popolazione sono dovute a questo gas, che si infiltra negli edifici e convive con noi. Il suo “decadimento”, che avviene nel giro di alcuni giorni, provoca la formazione dei cosiddetti “figli del radon”, Se la maggior parte della popolazione è esposta a livelli di radon abbastanza modesti, esistono aree geografiche, singole zone o, imprevedibilmente, singoli edifici in cui le dosi quotidiane di esposizione sono elevate. In conseguenza di ciò, il rischio di contrarre le patologie da radon risulta aumentato e, purtroppo, non percepito, poiché il gas non è avvertito dai nostri sensi ed i danni compaiono dopo anni o decenni. Il radom, prima di tutto esce dal terreno. Ma in questo caso non è meno pericoloso di quando esce da alcuni materiali da costruzione. I produttori di gas radon maggiori sono il tufo ed i graniti, proprio quei materiali, soprattutto i tufi con cui sono costruire molte nostre case. Chi lo doveva dire che ci si può ammalare di tumore al polmone anche stando comodi nelle nostre poltrone! Eppure è così, soprattutto se siamo in un interrato. Ma i rimedi per ridurre i danni del Radon ci sono. Occorre conoscerli e metterli in pratica. Eccone alcuni. Il metodo più immediato per proteggersi dall'accumulo del gas è quello di fare areare gli ambienti. Per le stanze con le finestre i problemi sono pochi. Non è così invece per gli interrati. Sono molte le case in cui sono cucine e soggiorni cucine sono in piani interrati al piano terra. In quel caso, soprattutto quanto ci sono stanze a contatto con il terreno occorre, se non ci sono finestre, occorre installare strumenti per l’areazione delle stanze. E’ certamente un metodo dispendioso ma indispensabile per la salute. Il radom è infatti un gas che si nasconde ed è difficile scovarlo. La prima cosa da fare, nei casi in cui si sappia di essere in una zona a rischio, è di effettuare delle misurazioni di concentrazione presso la propria abitazione atte a determinare se questo problema esiste veramente. Non è sufficiente sapere che edifici vicini al nostro sono contaminati da radon poiché l'emissione di questo gas dipende da numerosissimi fattori, difficilmente determinabili a priori. In Italia non abbiamo una legge che fissa il limite massimo di concentrazione di radon all'interno delle abitazioni private. Il riferimento sono valori fissati dalla Comunità Europea: 200 Bq/m3 per le nuove abitazioni e 400 Bq/m3 per quelle già esistenti. Esiste invece una norma per gli luoghi di lavoro. Si tratta del Decreto legislativo n° 241, del 26/05/2000 che fissa un livello di riferimento di 500 Bq/m3. Nessuna indicazione nel testo di legge per le scuole che si ritiene però possano essere assimilate ad un ambiente di lavoro.
Agostino Sella agostinosella@tiscali.it
Se vuoi conoscere meglio il tema, c’è questo libro.
Martino Maria Rizzo,
Il Radon. Rischi e prevenzione, Editrice UNI Service, s.l. 2007.

Confesercenti e fotovoltaico. Insieme per l'ambiente

Enna. Con il fotovoltaico è meglio. “E’ lo slogan della Confesercenti provinciale di Enna che invita i propri associati ad aderire al “conto energia”, l’iniziativa statale che prevede contributi a fondo perduto fino a 20 anni per chi installa i pannelli solari. La sensibilizzazione della Confesercenti è iniziata per valorizzare le buone pratiche per il risparmio energetico e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, la proposta è “ Cambia la tua vita e risparmia i tuoi denari senza nessun rischio”. Per il prossimo anno si prevede un aumento delle tariffe Enel intorno al 13%. La Confesercenti Provinciale di Enna insieme all’Ecosol leader nell’istallazione dei pannelli solari in Italia usufruendo della incentivazione prevista dal Decreto Ministeriale propone l’istallazione dei pannelli solari con un’offerta strepitosa. Chi vuole approfondire le tematiche del fotovoltaico, può approfittare dell’accordo che lo staff di Ecosol ha stretto con il network di energeticambiente qui troverai numerosi esperti in grado di darti informazioni sul conto energia, sull'installazione di un impianto fotovoltaico e sui pannelli solari termici oltre ad entrare a far parte di una comunità di nuovi amici. Coloro che sono interessati possono telefonare a Confesercenti Provinciale di Enna tel. 0935/ 533667 o recarsi presso i locali di Pier Santi Mattarella 48/49 di Enna Bassa da lunedì a Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 13,00.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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