giovedì 27 settembre 2007

Oltre 600 persone al convegno diocesano sulle sfide educative

Piazza Armerina. Oltre 600 persone al primo giorno del convegno ecclesiale organizzato dalla Diocesi piazzese dal titolo: “Dopo Verona: la questione antropologica ed educativa”. Insegnanti, catechisti, preti e laici impegnati, hanno gremito la Chiesa di Sant’Antonio per ascoltare le relazioni del Vescovo di San Marino Luigi Negri e del professor Antonio Bellinghieri dell’università di Palermo. I lavori sono stati aperti dal vescovo della diocesi piazzese che ha sottolineato l’importanza degli argomenti da trattare. “Il tema dell’educazione è centrale nella società di oggi – dice Monsignor Michele Pennisi - Lo dimostra la grande partecipazione che sta avendo il convegno. Quella educativa è una sfida che realmente interessa tutti i settori della società che sono dominati dal relativismo nichilista. Queste difficoltà coinvolgono la scuola, la famiglia ed oggi anche la politica caratterizzata soprattutto dagli sprechi e dalla inefficienza che inducono i cittadini ad avere un forte sentimento di antipolitica. Anche in questo campo il tema dell’educazione è centrale e la Chiesa deve educare ad una fede consapevole e libera dove – conclude Pennisi - la testimonianza coraggiosa di Gesù assume un valore importante per far uscire la nostra società da questo stato di crisi”. Molto seguita l’appassionata relazione di Monsignor Luigi Negri. “E’ necessaria – dice il vescovo di San Marino – una nuova presenza della chiesa nel contesto della vita sociale e tutto questo dipende dalla sua capacità educativa. La chiesa deve recuperare la sua capacità di maternità, che è anche un fatto affettivo ma è ancora prima un fatto culturale. Occorre che la chiesa in tutte le sue articolazioni le parrocchie, le famiglie, i gruppi, le associazioni, i movimenti, si renda conto che deve aiutare i giovani nel quotidiano, ciò che don Giussani chiamava verifica. L’educazione – continua Negri – è la verifica che l’avvenimento di Cristo risponde più profondamente alle esigenze dell’uomo che non le diverse formulazioni ideologiche, religiose sentimentali, filosofiche e sociologiche”. Oggi, la giornata sarà dedicata ai lavori di gruppo. Gli oltre 600 partecipanti si divideranno in 5 sottogruppi che affronteranno i seguenti temi: affettività e amore, cittadinanza attiva e solidale, scuola e uomo globale, comunità ecclesiale ed educante, comunicazione. Mentre venerdì Monsignor Michele Pennisi sarà protagonista della relazione conclusiva dal titolo “educare alla fede e alla testimonianza cristiana” che detterà le linee guida dell’azione pastorale della diocesi.
Agostino Sella agostinosella@tiscali.it

Equiraduno regionale a Piazza Armerina

Piazza Armerina. La città dei Mosaici capitale dell’equiturismo siciliano per un giorno. E’ avvenuto grazie all’intraprendenza del cavaliere piazzese Enzo Pilotta che ha organizzato la manifestazione in collaborazione con il Magistrato dei Quartieri ed il Circolo ACLI piazzese, attraverso la partecipazione dei rispettivi presidenti Filippo Rausa e Rosario Paternicò. Al primo equiraduno piazzese hanno partecipato i cavalieri provenienti dai comuni di Catania, Messina, Milo, Acireale, Scordia, Motta S. Anastasia, Gela, Niscemi, che sono stati e sistemati nei grandi capannoni dell’ex area SIACE. L’evento si è potuto realizzare grazie alla collaborazione dei cavalieri piazzesi che sono stati i veri protagonisti della manifestazione. L’area della Siace, è invece, stata messa a disposizione dell’amministrazione comunale. “Vogliamo ringraziare l’amministrazione – dicono dall’organizzazione – che ci ha messo a disposizione l’area della Siace senza la quale non si sarebbe potuta fare la manifestazione” Le due giornate dell’equiraduno sono state arricchite dalla presenza delle guardie forestali, che hanno scortato tutti i partecipanti nella visita guidata delle bellezze naturali dei boschi demaniali, in particolare le contrade Rossomanno, Giardinazzi, Bellia, Grottacalda e Runza. “La finalità delle giornate – dice Rosariò Paternicò delle Acli piazzesi - e’ stata quella di trascorrere due intere giornate all’insegna dell’amicizia, e del turismo equestre, altra fonte di sviluppo che se incentivato, potrebbe portare ulteriori vantaggi economici alla nostra comunità Le spese di partecipazione,organizzazione e ristorazione,sono state a totale carico dei partecipanti. L’augurio e’ quello che il prossimo anno ,si ripeta l’esperienza vissuta,anche grazie l’aiuto e la partecipazione del Comune di Piazza Armerina, he certamente non si tirerà dietro ad incentivare iniziative che portano benefici alla nostra città”
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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