mercoledì 31 ottobre 2007

Clamoroso: il centro sinistra passa con Prestifilippo. Evviva a "m'nnedda"

Grande accordo trasfersale tra Carmelo Tumino, Ranieri Ferrara, Filippo Miroddi, Giuseppe Mattia e Maurizio Prestifilippo. Hanno deciso insieme di "pararsi il fondoschiena" a vicenda in vista delle provinciali del prossimo anno. Intanto, per non fare capire nulla il 3 novembre va in aula la mozione di sfiducia. "Tanto quel documento è illeggittimo - da quelle parti sospirano sottovoce - e non si può votare. I piazzesi sono "popolo bue" gli buttiamo fumo negli occhi e non capiranno niente. Gli faremo capire che votiamo la sfiducia". Ma quattro cretini dicono: ma se il centro sinistra vuole mandare a casa Prestifilippo perchè non raccoglie di nuovo le firme e l'indomani convoca il consiglio comunale? E no... E no!! Sarebbe troppo rischioso. Se poi la mozione passa davvero manderebbe all'aria i piani di tutti. Il sindaco insieme ai consiglieri comunali potrebbero andare veramente a casa. Ed allora finirebbe a "m'nnedda".
Gengis Kan

L'ennesimo caso: Filippo Cozzo è morto a 18 anni di leucemia fulminante

Una lettera dei ragazzi del liceo linguistico di Enna.
L’ennesimo caso: Filippo Cozzo è morto.
Circola una voce a scuola. Chiusi in un inquietante silenzio pensiamo: "L’ennesimo caso. Speriamo di no." Passano pochi attimi. La "voce" viene confermata. Filippo è morto: 18 anni, una leucemia fulminante, una vita ancora da vivere e… La fine dei "sogni nel cassetto" e di ogni aspirazione, di ogni progetto. Incrocio di sguardi, occhi di lacrime e parole sussurrate a denti stretti.
Chiediamo: "È l’ennesimo caso?".
Sconvolti dal dolore, paura, rabbia e indignazione, non ci resta che cercare… Cercare non una rassegnazione, ma una spiegazione valida, una risposta a quella domanda tanto retorica: "è l’ennesimo caso?".
Il risultato era proprio quello che temevamo: nonostante la mancanza di grandi stabilimenti industriali, e quindi di inquinamento, la provincia ennese sembra tra le più colpite dai tumori.
La domanda sorge spontanea: qual è il motivo? Apparentemente un paradiso terrestre, il territorio, con la massiccia presenza di miniere, sembra, invece, essere prediletto per il deposito di scorie chimiche e nucleari, con conseguente inquinamento radioattivo… e conseguente aumento dei tumori.
Eppure proprio la Sicilia sembra essere stata definita il territorio meno adatto a questo tipo di depositi, in quanto sembra essere a grande rischio sismico.
Ma, allora cosa succede? Basta poco e… l’ultima tessera di questo grande puzzle salta fuori: politica ed eco-mafia. Gli interessi sono tanti, e sono gli stessi che, dopo decenni, impediscono la costituzione di un "REGISTRO TUMORI" (ora forse promesso) che permetta la rilevazione statistica. Intanto si muore e ancora non si trovano risposte chiare a semplici quesiti.
Così osiamo…stanche di tutto ciò osiamo dire "BASTA!".
Chiediamo indagini, perizie, ricerche, ma soprattutto certezze e sicurezze affinché non siano solo preghiere ad accompagnare i nostri cari, ma anche l’impegno civile per la salvaguardia del nostro stesso futuro e la consapevolezza di aver dato un contributo alla comunità ennese, per non trovarsi più davanti a… "L’ENNESIMO CASO!".
Liceo Linguistico Enna.

I ragazzi del liceo linguistico: "subito il registro tumori"

Enna. “Ci vuole subito il registro tumori”. Questa volta a gridarlo non sono politici o rappresentanti delle istituzioni ma i ragazzi del liceo linguistico di Enna. Ieri nella loro assemblea d’istituto hanno parlato il tema “tumori in provincia di Enna”, invitando il comitato “No radiazioni” che da qualche settimana è nato per fare chiarezza sulla questione. Ad ascoltare i relatori ben 300 ragazzi interessati ed attenti al tema con la speranza di fare luce sul problema. Per il comitato sono intervenuti, Alfonso Gambacurta sociologo e ricercatore all’università La Sapienza di Roma, Patrizio Roccaforte promotore del comitato “No radiazioni”, Sergio Trapani, un impiegato provinciali impegnato in prima persona nel comitato, Gianfranco La Porta, medico e endocrinologo. “E’ veramente importante – dice Roccaforte – che siano i giovani a portare avanti queste problematiche. Il comitato ha l’obiettivo primario di far istituire il registro tumori. Non è possibile che la provincia di Enna, insieme a quella di Caltanissetta e Agrigento, non abbia ancora il registro dei tumori, tutti ne parlano, ma chi dovrebbe muoversi per istituirlo, rimane immobile”. Con il cuore in mano ha parlato invece Sergio Trapani “In provincia di Enna la situazione non è chiara, quando si parla di questi temi e soprattutto di deposito di scorie radioattive tutto diventa nebuloso. L’Enea, ha individuato ben 21 siti nell’Italia del sud adatti al deposito di scorie, ma non ha detto quali sono. Si tende sempre a nascondere la verità ai cittadini”. Il sociologo Gambacurta ha invece mostrato una serie di dati Istat che dimostrato come la provincia di Enna sia la provincia con il più alto numero di morti per tumore tra quelle siciliane, e dove si muore per tumore anche di più che a Milano. Si è parlato anche della vicenda di Pasquasia e delle altre miniere dell’ennese sulla possibilità che contengano scorie nucleari. Il dottore La Porta ha invece sottolineato “come senza registro dei tumori sia impossibile trattare la questione in maniera scientifica. E’ importante per evitare di diffondere falsi allarmismi la sua immediata istituzione“. Adesso andremo dal direttore Generale dell’Asl Iudica per chiedergli subito l’istituzione del registro tumori - dicono i ragazzi – ed organizzeremo altre assemblee. Tutti i ragazzi devono sapere”.
Agostino Sella

martedì 30 ottobre 2007

Malasanità piazzese. Ospedalle Chiello allo sbaraglio

Piazza Amerina. Arriva al pronto soccorso e rimane per 24 ore in attesa di essere destinata al suo reparto. E' il triste destino toccato ad una suora del “Boccone del Povero” rimasta "parcheggiata" nelle corsie del pronto soccorso in attesa che i medici si mettessero d'accordo a quale reparto destinarla. La suora, qualche giorno prima, aveva sbattuto la testa sul pavimento per una caduta. Quel pomeriggio aveva perso conoscenza. La sua superiora la accompagnava al pronto soccorso dove gli diagnosticavano una sorta di coma diabetico. I medici del reparto, dopo essersi consultati con quelli di neurologia, emettevano il verdetto: "deve andare in medicina". Ma dalla medicina arriva l’aut aut. "No, no deve venire da noi, il nostro reparto non è per queste cose". Il "tira e molla" dura per un pò. "Non tocca al nostro reparto, tocca al vostro" dicono tutti, esponendo i loro motivi. Ragioni però, esposte con urla e grida. “Uno spettacolo indecente – dicono – almeno potevano chiudersi in una stanza e non fare teatrino nei corridoi. Hanno messo in evidenza come i medici erano tutti armati l’un contro l’altro. Che delusione questa sanità”! La suora intanto aspetta, comoda, parcheggiata dentro la stanza del pronto soccorso. In attesa dell’accordo tra i medici, che però non arriva. Passa la notte e l’indomani i medici si riuniscono in “summit”. Nulla di fatto, però, e niente accordo perché in medicina dicono che non “tocca a loro”. L’unica soluzione è Caltanissetta. Finalmente la suora alle 5 del pomeriggio, dopo cioè ben 24 ore dall’arrivo al pronto soccorso piazzese, arriva a destinazione. Ventiquattro ore, solo per trovargli un reparto. Ospedale di Caltanissetta, reparto medicina. Guarda caso lo stesso reparto che a Piazza diceva di non essere competente per la diagnosi. Forse nella “repubblica sanitaria di Caltanissetta” le competenze dei reparti sono diverse? "E si trattava di una suora – dicono – accompagnata da una superiora ed un prete conosciuto da tutti i medici?! Chissà cosa sarebbe accaduto ad un poveretto senza "santi in paradiso". Magari rimaneva parcheggiato per qualche mese". Insomma, l'ospedale Chiello, ormai da un po’ è lasciato al suo triste destino. Pure quelli del bar hanno chiuso. Non si vede più un’anima viva durante le giornate e non si può rimanere aperti per 4 caffè. Eppure, qualche anno addietro quando hanno attivato il servizio si faceva a gara per gestire il bar dell’ospedale. Adesso è fallito. Lo stato di smantellamento è stato denunziato dai medici stesso. Nelle scorse settimane hanno inviato una lettera di protesta al direttore generale per denunziare il progressivo degrado. Si è pure formato un comitato cittadino per protestare. Qualche lettera, qualche volantino, ma adesso di nuovo silenzio. Mentre l’ospedale continua ad essere smantellato. I politici a parte qualche sussulto sono tornati nei ranghi. Consiglio comunale ed amministrazione non ne parlano più. Sanità e politica vanno a braccetto, come politica e sprechi. “Si sono “appattati” - dicono i cittadini – tanto a pagare siamo sempre noi”. Pare che adesso il Chiello dovrebbe essere trasformato in un “week surgery”, un ospedale cioè dove non si trattano le emergenze, infarti, traumi, ictus, ecc., ma soltanto interventi programmabili e tutto quanto possa essere trattato entro una settimana. Insomma, una parola inglese per non dire chiaramente che l’ospedale si chiude. Dicono che col Week surgery” si riducono le spese di gestione. Non si abbassano però quelle dei cittadini, che come la suora, finiranno a Enna, Caltanissetta o Caltagirone. Sorge una domanda: perché al posto di tagliare i servizi non si tagliano gli stipendi e non riducono i consulenti ed i manager della sanità? Forse perché in Sicilia, come in nessuna altra parte del mondo, la sanità è il settore principe dove i partiti fanno clientela. Alle spalle dei malati e dei loro “inconsapevoli” elettori. Inconsapevole certamente, “utili idioti” forse.
Agostino Sella

Il difensore civico promozionato. di Salvatore Roccaverde

Dopo circa 17 mesi dal bando, il Consiglio Comunale ha dato alla nostra Città il nuovo Difensore Civico. Non che se ne sentisse la mancanza, ma considerato che questa figura istituzionale è prevista dallo Statuto, e che per definirla e regolamentarla, una quindicina di anni fa si impegnarono le migliori energie politiche e culturali piazzesi, era giusto che si coprisse un “ posto “ occupato da molti mesi “ in prorogatio “ dal dr. Farruggio.
Premetto subito, a scanso di equivoci, prima di continuare a parlare della questione, che il sottoscritto è stato parte in causa, avendo assieme ad altri 13 concittadini partecipato alla competizione, da cui è uscito vincente l’amico Pino Aloi, con cui ho condiviso da consigliere comunale la ormai lontana, e per tanti versi mitica, stagione politica piazzese che va dal 1993 al 1997. Nulla di personale, quindi, nelle valutazioni che seguono e che ho deciso di rendere pubbliche dopo essere stato in silenzio per 17 mesi, sia per un naturale riserbo quando mi trovo in campo in prima persona, sia per rispetto del ruolo dei consiglieri comunali che speravo non si facessero condizionare nella loro scelta da niente e da nessuno, e che avessero individuato questa rilevante figura istituzionale, attenendosi solo e semplicemente al curricolo dei candidati.
Invece, come era facile prevedere, anche per la progressiva svalutazione della sua figura, avvenuta attraverso modifiche statutarie sulle procedure di nomina ( abolite le firme per candidarsi, abolito il sorteggio tra i candidati in possesso dei requisiti) e sul compenso ( non più equiparato a quello degli assessori, ma a quello dei consiglieri), la nomina di questa figura, che lo Statuto considera come uno degli organi istituzionali più importanti dopo il Sindaco e il Consiglio Comunale, è diventata merce di scambio politico, posto di sottogoverno, a servizio delle maggioranze politiche che di volta in volta si succedono al governo della Città.
Ed è ancora più spiacevole che a questo mercato abbia partecipato il nostro traballante Sindaco, se sono da prendere per buone le dichiarazioni rilasciate in consiglio comunale dallo stesso Pino Aloi ( riportate dal quotidiano La Sicilia, domenica scorsa) che ringrazia Prestifilippo per averlo “promozionato”.
Che per stare in piedi il nostro povero eroe passi da questo o a quel partito, lo possiamo anche capire, e anche “giustificare”, vista la guerra sempre più spietata che si svolge nell’agone politico nazionale e locale. Ma che si riduca perfino a “ promozionare “ la nomina del difensore civico, cercandogli i voti probabilmente tra i pochi consiglieri comunali rimastigli fedeli, speranzosi di qualche ricompensa, questo proprio non me lo aspettavo. Arrogante e presuntuoso quanto basta, inefficiente sul piano amministrativo,disastroso nella gestione del personale( vedi vigili urbani e ufficio tecnico), spregiudicato, nelle scelte politiche, come pochi altri nella storia della Città, ma non lo immaginavo così miope in situazioni come quella in questione che avrebbe dovuto vederlo veramente super partes. Da uno come lui, ritenuto una persona intelligente, non ci aspettavamo una così pesante caduta di stile e livello politico. “Promozionare” il nuovo difensore civico ! Ma a che gli può giovare ? Evitare che i pochi cittadini esasperati dalle lentezze, dalla disorganizzazione e dalla atavica inefficienza della burocrazia, che si rivolgono ormai a questa figura istituzionale, divenuta sempre più opaca , vengano neutralizzati da un difensore civico “ amico”, addomesticato ? Probabilmente è questa la sua speranza, ma Pino Aloi glielo consentirà ? O questi, in un impeto d’orgoglio, appagato per l’obiettivo personale faticosamente raggiunto con la rete di trasversali amicizie con i consiglieri di tutto l’arco costituzionale, cercherà di interpretare al meglio lo spirito del ruolo ricoperto ?
E qui vorrei proporre una lunga riflessione sul ruolo del cosiddetto centrosinistra e dei due partiti ora confluiti nel PD, a cui fanno politicamente riferimento almeno tre candidati alla carica di difensore civico, tra cui il sottoscritto. Una riflessione amara, ma anche carica di rabbia, che si inserisce nel lacerante e lacerato quadro dei rapporti interni tra le varie componenti, a proposito degli ultimi avvenimenti legati alla mozione di sfiducia e all’ approvazione del Prg, tanto per citare qualche grosso problema che vede divisi partiti, consiglieri, dirigenti politici locali e provinciali .
Lo faccio brevemente, ricordando che io e gli altri due amici candidati, fin dal giugno scorso, subito dopo il pareggio in Consiglio Comunale tra i due arrivati in ballottaggio, Granato e Aloi, avevamo proposto di avviare nelle sedi opportune un ampio dibattito sulla attuale configurazione del ruolo e della funzione di questa figura istituzionale, cercando di riportarla alla sua originaria dimensione, ma rinnovando procedure e metodi di designazione, per cercare di sottrarla al condizionamento dei partiti e dei sindaci di turno ( per esempio con una elezione diretta da parte dei cittadini, sulla base di candidature volontarie, vagliate da organismi tecnici autonomi) e cercando anche di darle maggiore autorevolezza e vigore non prevedendo alcun compenso, ma solo l’eventuale rimborso delle spese sostenute per l’esercizio del mandato. Un carica onorifica dunque, libera e indipendente da altri poteri forti, in grado veramente di garantire i cittadini.
Questa discussione, appena accennata sul qualche organo di informazione come Piazza Grande e Report, frettolosamente avviata in seno alla ex Margherita, non ha avuto alcun seguito, neanche dentro il nuovo PD, oggettivamente preso da altri problemi ( naturalmente più seri di questo !), come i nuovi assetti di potere.
Né c’è speranza che il problema venga ripreso e approfondito. Ci sono sempre tante altre cose più serie a cui pensare in politica ! Viva il “ nuovo corso politico “ .

lunedì 29 ottobre 2007

Il mio voto solo con le primarie. di Carmelo Nigrelli.

Nonostante Veltroni abbia affermato chiaramente che tutte le cariche del Partito Democratico saranno assegnate con il sistema delle primarie, il dispositivo finale votato a Milano tra le proteste di Bindi e Letta, prevede che «Il 24 novembre in ogni provincia gli eletti nelle assemblee costituenti regionale e nazionale eleggono il coordinatore provinciale e che si costituisce un coordinamento Provinciale, composto dai suddetti eletti nelle assemblee costituenti, nonché dai sindaci e dai capigruppo consiliari del Pd nei Comuni capoluogo, dai presidenti di Provincia e dai capigruppo provinciali del Pd, dai consiglieri regionali e dai parlamentari aderenti a gruppi del Pd».Un dispositivo-truffa - lo dico con chiarezza - che conferma le indiscrezioni di qualche giorno fa sull'organizzazione territoriale del PD in Sicilia.L'ennesima brutale presa per i fondelli per i tanti che abbiamo partecipato al rito del 14 ottobre, consapevoli delle incoerenze tra dichiarazioni di intenti e azioni concrete, ma fiduciosi in un miglioramento successivo sarebbe, secondo gli addetti ai lavori, ineluttabile.La spiegazione sarebbe che, dovendo eleggere i segretari entro dicembre, non ci sono i tempi tecnici per organizzare nuove primarie e poi non si può chiedere alla gente di recarsi nei gazebo ogni due mesi. Così i delegati all'assemblea nazionale e a quella regionale, eletti con una funzione, vengono investiti del compito di eleggere, tra loro, il segretario provinciale e diventano organismo dirigente. Uno pensa di votare un candidato da mandare a un'assemblea costituente e se lo ritrova segretario di partito nella provincia ovvero il contrario: alcuni non si sono candidati alle assemblee costituenti pensando poi di mettersi a disposizione per svolgere un ruolo organizzativo sul territorio e si trovano tagliati fuori.La realtà è che le primarie non garantirebbero la spartizione con manuale Cencelli delle segreterie provinciali tra Ds e Margherita (come si è fatto per quelle regionali) poiché a livelli così ristretti qualche "sfuso" potrebbe scardinare gli accordi tra le oligarchie (e dico, per evitare equivoci, che questo non sarebbe il caso della provoncia di Enna dove la forza degli aparati non può essere messa in discussione). Di questo passo, e con lo stesso principio, diventa difficile pensare che i candidati alle presidenze delle province per le quali si voterà in primavera e quelli da inserire nelle liste per i consigli provinciali possano essere scelti con lo stesso sistema. Niente più primarie, dunque? Purtroppo sembra questo l'andazzo. Che la truffa sia forse troppo sfacciata deve, però, essere stata una sensazione che ha colto anche i redattori delle 9 regole. E infatti la regole successiva a quella sulla modalità di indicazione del segretario provinciale, la sesta, lascia una porta aperta. «Entro il 23 dicembre saranno convocate dai Segretari regionali in accordo con i Coordinatori provinciali, assemblee di tutti i votanti alle primarie del 14 ottobre per costituire il Pd nei territori, secondo le modalità decise congiuntamente dal Segretario Nazionale e dai Segretari Regionali. Ai partecipanti alle Assemblee verrà consegnato un Certificato di "Fondatore del Partito Democratico».Potrebbe essere un'"americanata" per consegnare i diplomini (e magari con le delegate a fare da majorettes), ma potrebbe essere anche l'occasione, l'ultima, per recuperare la partecipazione democratica con la chiusura della fase provvisoria coordinata dai provinciali eletti secondo quanto stabilito a Milano e l'apertura di quella ordinaria con segretari provinciali e cittadini eletti atraverso le primarie.Io, per quel che mi riguarda, porterò questa istanza nelle assemblee del Pd che dovessero eventualmente essere organizzate, ma fin d'ora dichiaro che non voterò per candidati che non dovessero essere scelti con il sistema delle primarie, ad eccezione di quelli per il consiglio comunale. Su questo aspetto della strutturazione del Pd credo che si potrà organizzare anche una battaglia politica che potrebbe avere un respiro nazionale e che varrà la pena portare avanti.

Una sfiducia da avanspettacolo. di Carmelo Nigrelli.

A Parigi, nel quartiere latino, in rue de la Huchette, dal 1957 ininterrottamente si replica La cantatrice calva di Eugène Ionesco; decine di migliaia di repliche hanno fatto di questo piccolissimo, spoglio, teatro una meta quasi canonica per i turisti non per caso nella capitale francese.A Piazza, nel cuore del centro storico, tra l'ex convento dei Benedettini e l'ex Palazzo del Senato, tra la Sala delle Luci, alcova del sindaco, e la sala del Senato, tinello dei consiglieri, da tre anni si replica non una pièce del teatro d'avanguardia, ma un modestissimo avanspettacolo che non solo non attrae turisti, ma fa fuggire anche i concittadini dei protagonisti.Nelle ultime repliche si è assistito ad un nuovo protagonismo di personaggi che finora avevano lasciato il proscenio al sindaco e ai suoi seguaci. I consiglieri e i dirigenti (si fa per dire) del centro sinistra hanno avuto la rara capacità di risollevare un rassegnato sindaco che poche settimane fa sembrava accettare il destino della mozione di sfiducia e oggi, ringalluzzito, torna con consapevole arroganza a sfidare gli avversari certo di potere trasformare una possibile sconfitta in una sicura vittoria.È trascorso pochissimo tempo da quando nasceva il gruppo unico del Pd in Consiglio, quando sembrava che, superata la scadenza del 14 ottobre, la mozione voluta da sette consiglieri di centro sinistra e da quello di Forza Italia potesse essere portata in consiglio e votata anche dalla corazzata del MPA.Il Sindaco fiero e impavido, il petto in fuori verso i cannoni nemici, giurava che mai avrebbe cambiato la sua squadra di assessori, mentre gli assaltatori del MPA, il coltello tra i denti, dettavano fermi ultimatum: tre assessori e il vicesindaco a noi, entro l'estate, entro il 30 settembre, entro il 15 ottobre, entro entro o tutti a casa!Mentre la sceneggiata proseguiva sui binari soliti, ma pur sempre scivolosi, i due galletti di Renzo Tramaglino, Ds e Margherita, si sono dati una beccata davvero dura con la presentazione della mozione subito smentita dal capogruppo consiliare che si è successivamente dimessa dal ruolo.E intanto il sindaco, già resosi disponibile a candidarsi addirittura alla Presidenza della Provincia e prontamente eletto vice presidente dell'Ato rifiuti, ha riaperto la trattativa con i lombardiani facendo finta di sottomettersi ad eventuali accordi da stipulare a Enna.In tutta questa vicenda, come sempre negli ultimi tre anni, le questioni reali, che riguardano la città e i cittadini, sono del tutto scomparse.I cosiddetti politici locali, di destra, di centro, di sinistra, confusi, giocano a scimmiottare i politicismi che in televisione vedono come protagonisti le soubrettes della politica nazionale.Solo che mentre questi personaggi inconcludenti si divertono sul palco, la città soffre, va indietro, scivola lungo il piano inclinato del declino nel disincanto dei suoi cittadini.In questo quadro giorno 3 novembre si dovrebbe discutere in Consiglio la mozione, ma forse il Presidente Miroddi ha sbagliato a scrivere la data. Voleva indicare il 2 novembre, giorno di commemorazione dei defunti, cioè della speranza e del futuro ormai morti in questa città.
Carmelo Nigrelli

venerdì 26 ottobre 2007

Il 3 novembre la mozione di sfiducia in aula. Si prepara il "grande bluff".

Piazza Armerina. La mozione di sfiducia, con tutte le polemiche che l’accompagnano, il 3 novembre sarà all’ordine del giorno del consiglio comunale. Il presidente del consiglio, Filippo Miroddi (nella foto), ha infatti convocato il civico consesso per discutere il documento presentato dal centro sinistra il 4 ottobre nonostante un parere del segretario generale abbia dichiarato nulla la mozione. La dottoressa Divono, infatti, nei giorni scorsi ha chiarito come a suo parere “emerge in modo chiaro ed inequivocabile la volontà della consigliera Lina Grillo tesa a rimuovere una volontà precedentemente manifestata. Non è quindi possibile dar corso all'iter procedurale della mozione in quanto mancante dei requisiti minimi richiesti dalla norma”. Il centro sinistra aveva posto un quesito all’assessorato agli enti locali sulla vicenda. Il parere, che qualcuno aveva dato in imminente arrivo, non è invece mai approdato né sul tavolo del presidente del consiglio e neanche su quello del segretario generale. Per evitare che scadano i 30 giorni utili per la convocazione Miroddi ha deciso di mettere lo stesso il punto all’ordine del giorno. “L’assessorato regionale – dice Miroddi – non ha risposto al mio quesito. Potrei considerarlo come un silenzio assenso. Credo che la cosa migliore sia convocare il consiglio comunale per evitare inutili contenziosi. Se il segretario generale dirà in quella sede che la mozione è nulla ne prenderemo atto”. A questo punto, anche secondo le dichiarazioni di Miroddi, è probabile che la dottoressa Divono confermi durante il dibattito l’illegittimità della mozione. Se così sarà la mozione di sfiducia del centro sinistra si confermerebbe un “grande bluff”. In molti, non capiscono perchè la sinistra, piuttosto che intestardirsi su una procedura che quasi certamente procurerà contenziosi e ricorsi, non ripresenti daccapo un nuovo documento apponendo nuovamente le firme visto che tutti i consiglieri di sinistra si dicono d’accordo per concludere l’esperienza di Prestifilippo. Probabilmente, però, alle parole non corrispondono ai fatti. Maurizio Prestifilippo, infatti, si sente sicuro e pare avere la situazione sotto controllo. “a questo punto – dice il primo cittadino – è opportuno che la mozione vada in aula. Io non ho nessun timore e nessuna preoccupazione. Il presidente del consiglio pur in presenza di un documento carente sotto il profilo della legittimità vista la posizione di Lina Grillo, ha deciso di discuterlo in aula e noi – conclude Prestifilippo - ne prendiamo atto”.
Agostino Sella

giovedì 25 ottobre 2007

Il PD nasce male. Lina Grillo si dimette da capogruppo

Piazza Armerina. Il Partito democratico nasce male. Al primo appuntamento istituzionale dopo le primarie, Lina Grillo (nella foto), si è dimessa dalla carica di capogruppo. Una atto, chiaro ed inequivocabile, deciso dopo la sua presa di posizione sulla mozione di sfiducia presentata del centro sinistra. La Grillo, con una nota, aveva subito dopo il protocollo della mozione, ritirato la sua firma, non avendone condiviso le modalità con la quale l’importante atto politico era stato presentato. Le dimissioni della Grillo rappresentano il malessere all’interno del Pd ed allontanano sempre di più le due anime del partito, quella veltroniana e quella che fa riferimento ad Enrico Letta, della quale fanno parte Lina Grillo e dall’’onorevole Carmelo Tumino. “Le dimissioni di Lina Grillo – dice Tumino – sono un atto dovuto e un segno di maturità politica. Non poteva fare altrimenti visto che per adesso sono venuti a mancare alcuni rapporti di fiducia con altri esponenti del PD. Adesso – continua Tumino – dobbiamo risolvere questa questione della sfiducia tutti insieme. Il centro sinistra si deve sedere attorno ad un tavolo e senza sotterfugi e guardandoci negli occhi dobbiamo prendere delle decisioni. Se c’è maturità le cose di metteranno a posto. La Malfa e Ferrara, fino a quando non ci sarà il nuovo segretario del Pd, sono ancora i punti di riferimento per condurre le trattative”. A proposito del Pd entro il 24 novembre saranno eletti i segretari provinciali e quelli regionali dai rappresentanti eletti nelle assemblee costituenti. Niente primarie quindi, come invece sembrava. Dopo i segretari provinciali verranno eletti quelli locali con modalità da definire, anche se le primarie sembrano lo strumento più lontano.
Agostino Sella

Prg. Lo Verme si dichiara compatibile.

Piazza Armerina. Colpo di scena per il PRG. Alcuni consiglieri comunali del centro destra, con una mossa a sorpresa, dopo essersi manifestati incompatibili per la votazione dello strumento urbanistico, hanno partecipato al dibattito e mandato “gambe all’aria” i piani del centro sinistra. Il più convinto della scelta fatta è il consigliere del Mpa, Vittorio Lo Verme (nella foto). “Fino ad oggi – dice Lo Verme – mi era dichiarato incompatibile per via di un terreno che non era neanche di un mio parente, ma di un mio affino. Adesso, ho verificato bene la questione, ho parlato con esperti e ho capito che posso partecipare al dibattito e votare. In effetti questo PRG era diventato una questione tra un pugno di consiglieri. A votare erano solo pochissime persone. Per un atto così importante – continua Lo Verme – mi sembra assurdo. Io ho avuto il coraggio di prendermi questa responsabilità ed andrò fino in fondo”. Poi il consigliere del Mpa entra nel merito del piano. “Non mi sembra giusto che il progettista del piano, il professore Dato, non sia presente in aula durante il dibattito. Le controdeduzioni sono un momento importante per dare ai cittadini che non hanno avuto accettate le loro proposte la giusta spiegazione. Invece, non capisco, come la terza commissione ai Lavori Pubblici – continua Lo Verme – abbia esitato in tempo record, addirittura forse un una sola riunione, tutte le oltre 120 controdeduzioni senza discuterle una per una. E’ incredibile”. A richiedere la presenza del progettista in aula non è solo Lo Verme, ma anche due consiglieri che fino ad oggi non avevano partecipato ad dibattito, Scollo ed Anzaldi. Sulla questione della partecipazione di Dato è netto nelle sue affermazione anche il presidente del consiglio Filippo Miroddi. “Sarebbe giusto che Dato sia presente durante la discussione del PGS – dice Miroddi – L’ho fatto più volte chiamare dalla segreteria ma dice sempre di non poter essere presente. Il disciplinare del suo incarico però parla chiaro. Lui deve essere in aula durante la discussione. Adesso provvederò a fargli pervenire una lettera scritta, visto che le richieste informali non hanno effetto. Mi pare giusto che i cittadini che hanno avuto bocciate le proprie proposte abbiano risposte circostanziate e precise. Invece, mi pare che Dato abbia formulato le sue controdeduzioni con dei classici “copia incolla” ripetendo le stesse formule per tutti. Dato deve essere presente in aula altrimenti – conclude Miroddi – mi pare difficile che possiamo andare avanti”. Poi Miroddi interviene anche sulla questione dei consiglieri che fino ad oggi si sono dichiarati incompatibili e che invece hanno improvvisamente partecipato alla discussione. “La segretaria ha detto che non potevano intervenire. Loro si sono assunti le responsabilità nonostante la dottoressa Divono ha detto a chiare lettere che non potevano stare in aula. Una cosa è certa se erano incompatibili prima lo sono anche adesso.
Agostino Sella

Il programma del 10° Premio Rocco Chinnici

Direzione Didattica 3° Circolo “ Rocco Chinnici “ Piazza Armerina

10° Premio Nazionale Rocco Chinnici,
per attività, studi e ricerche sul fenomeno mafioso e sull’educazione alla legalità

Piazza Armerina (Enna)
dal 27 ottobre al 10 novembre 2007


Sabato 27 ottobre 2007

Ore 10.00 Museo Diocesano – Piazza Duomo

Inaugurazione Mostra d’arte “La luce e il lutto”

Interventi previsti:
Maurizio Prestifilippo, sindaco di Piazza Armerina
Bruno Caruso, artista
Lino Leanza, assessore regionale BBCC Ambientale Pubblica istruzione
Vittorio Sgarbi, critico d’arte- Alto Commissario Villa Romana del Casale

Coordina:
Concetto Prestifilippo, Giornalista La Repubblica

Saranno esposte opere di Bruno Caruso,– Piero Villanti – Angelo Scroppo – Cateno Sanalitro – Salvatore Cavolo – Vincenzo Germanà – Enzo Cianciolo

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 20 novembre 2007

Ore 16.00 - Teatro Garibaldi

Premiazione Scuole e Studenti partecipanti al Settore B del Premio e al Concorso grafico-pittorico

Film-documentario su Mauro Rostagno “Una voce nel vento” - di Alberto Castiglione

Saranno presenti il regista e Carla Rostagno, sorella di Mauro Rostagno


Lunedì 29 ottobre 2007

Ore 16.00 - Teatro Scuola Media “ Roncalli”

“Dalla fiaba alla legalità”, video degli alunni della Scuola Media “Roncalli”



Martedì 30 ottobre 2007

Ore 10.30 Campo Sportivo S. Ippolito

Partita di calcio tra una rappresentanza della Polizia di Stato- Provincia di Enna e il Piazza Armerina A.S.D. – contro la violenza negli stadi.
Testimonial la signora Marisa Grasso vedova dell’Ispettore di Polizia Filippo Raciti, ucciso a Catania negli scontri con gli ultras

Ore 16 Sala Multiuso Plesso E. Fontanazza
“Beni culturali e ambientali come sistema: identità e valorizzazione del territorio”

Relatori:
Carmelo Nigrelli, Ordinario di tecnica e pianificazione urbanistica – Università di Catania;
Ugo Adamo, Direttore del Gruppo Archeologico d’Italia “L. Villari” di P. Armerina;

Coordina Agostino Sella, architetto


Lunedì 5 novembre 2007

Ore 10.00 Teatro Garibaldi

“Occupazione- Sviluppo – Legalità. Lotta al Racket e alla corruzione”
Incontro- dibattito con Sindacati- Associazioni di categoria- Partiti e Istituzioni

Interventi previsti:
Ivanhoe Lo Bello, Presidente di Confindustria Sicilia (premiato 10 edizione Chinnici)
Renzo Caponetti, Presidente Associazione Antiracket Gela
Don Marcello Cozzi, Vice Presidente Nazionale Federazione Antiracket e antiusura
Carmelo Tumino, Deputato ARS

Coordina Dario Camarrone, giornalista RAI


Ore 11.00 Auditorium IPIA
Inaugurazione Mostra permanente in memoria di Boris Giuliano, a cura dell’IPIA di Piazza Armerina.
Saranno presenti la famiglia Giuliano e il fratello Emanuele

Martedì 6 novembre 2007

Ore 10.00 Teatro Garibaldi

“Sicurezza e Legalità”, Incontro-dibattito
Interventi previsti:
Carmela Floreno, Prefetto di Enna
Domenico Percolla, Questore di Enna
Calogero Ferrotti, Procuratore Repubblica Enna

Coordina Giuseppe Vecchio, Giornalista La Sicilia (Caposervizio cronaca di Enna)

Ore 18.00 Teatro Garibaldi

“Cento Passi di legalità”
TeatroDanzaMusica a cura degli alunni del 3° Circolo “Rocco Chinnici” di Piazza Armerina


Giovedì 8 novembre 2007

Ore 10.00 Teatro Garibaldi

“E adesso ammazzateci tutti !”

Interventi previsti:
I ragazzi di Locri
Esponenti di “Addio Pizzo”
Roberto Saviano, autore del libro “Gomorra” (premiato 10 edizione Chinnici)

Esibizione dei Cantastorie di Monterosso Almo
L’incontro è organizzato in collaborazione con alcuni esponenti della Consulta Giovanile Cittadina

Ore 16.00 Scuola Media “Cascino”

“Crescere…Liberi!”
Spettacolo a cura degli alunni Scuola Media “Cascino” di Piazza Armerina

Ore 16.00 Teatro Garibaldi

Esibizione dei Cantastorie di Monterosso per gli alunni di 4 e 5 del 3° circolo didattico

Ore 18.00 Teatro Garibaldi

“Il dolce e l’amaro”, film di Andrea Porporati , con Luigi Lo Cascio (presentato alla 64^ Mostra cinematografica di Venezia)


Venerdì 9 novembre 2007

Ore 16.00 Teatro Garibaldi

“Violenza nella Scuola e nella Società: come educare alla legalità ?”
Interventi previsti:
Giuseppe Fioroni, Ministro della Pubblica Istruzione
Lino Leanza, assessore regionale BBCC Ambientale Pubblica istruzione
Patrizia Monterosso, Dirigente Generale Dipart. P.I. assessorato reg. BB.CC. Ambientali e P. I.
Caterina Chinnici, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori
Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina
Matteo Bonfiglio, Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Enna
Marco Sabella, Sost. Procuratore Trib Enna

Coordina Pippo Cascino, Dirigente scolastico 2° Circolo Piazza Armerina

Ore 16.00 Teatro Garibaldi

“Nella foresta di filo spinato”
Spettacolo teatrale sulla violenza ai minori a cura della Coop. Aquarius di Piazza Armerina


Sabato 10 novembre 2007

Ore 16.00 Teatro Garibaldi

Premiazione vincitori Settore A e Settore C

Targhe alla memoria: Mauro De Mauro – Piersanti Mattarella

Interventi Previsti:
Lino Leanza, assessore regionale BBCC Ambientale Pubblica istruzione
Caterina Chinnici, Magistrato
Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina
Giuseppe Lumia, Vice Presidente Commissione Nazionale Antimafia
Rosario Crocetta, sindaco di Gela

Conduce Pierelisa Rizzo, Giornalista – Segreteria prov.le Assostampa

Ore 19.00 Teatro Garibaldi

“La madre dei ragazzi”, Spettacolo teatrale di e con Lucia Sardo, racconto di vita e di lotta di Felicia Impastato
Sarà presente Lucia Sardo

Ore 20.30 Teatro Garibaldi – Buffet offerto dalla PRO.SE.ME.





Servizio domiciliare agli anziani. Battaglia di ricorsi tra tra comune e Assomed

Piazza Armerina. Battaglia sul servizio domiciliare agli anziani tra il comune di Piazza Armerina e la cooperativa Assomed. Il Tar, annulla gli atti di gara, ma il comune ricorre al CGA. Con ordinanza n. 1380 del 15.10.2007, su richiesta della Assomed, il Tar di Catania ha accolto definitivamente il provvedimento cautelare sospendendo gli atti di gara e ordinando al Comune di Piazza Armerina di indire una nuova gare d’appalto ed invitare Assomed Onlus. Ma subito, il comune di Piazza Armerina, ha fatto ricorso al CGA, sentendo le motivazioni del suo legale, l’avvocato De Luca. Nel frattempo, per non sospendere il servizio di assistenza domiciliare agli anziani, l’assessore Carmelo Gagliano ha predisposto un affidamento diretto all’Ares per 15 giorni in attesa della definitiva sentenza del CGA. Per Gagliano “il comune ha ottemperato alle disposizioni vigenti invitando le ditte tenendo conto delle disposizioni vigenti. Pertanto la querelle con l’Assomed è immotivata” Questi, invece, i fatti secondo un comunicato dell’Assomed. “Nell'aprile 2005 l'amministrazione comunale di Piazza Armerina aggiudicava alla cooperativa Ares di Catenanuova il servizio di assistenza domiciliare agli anziani per la durata di un anno. La cooperativa Assomed Onlus di Aidone, classificatosi seconda, contestava l'aggiudicazione, sostenendo che spettava ad essa. Con sentenza del CGA di Palermo è stata annullata l'aggiudicazione all'Ares e quindi stabilito che andava fatta in favore di Assomed. Nel 2006 l'Amministrazione comunale indiceva una nuova gara per il medesimo servizio e, benché richiesta, non invitava Assomed. La gara venne aggiudicata alla cooperativa Ares. Nel 2007 l'amministrazione comunale ha nuovamente indetto la gara e non ha invitato Assomed per un asserito contenzioso giudiziario in corso. Assomed ha impugnato il mancato invito e il Presidente del Tar con decreto cautelare n. 969 del 17-07-2007 ha sospeso la gara e ordinato di invitare Assomed Onlus. Il Comune di Piazza Armerina ciononostante non ha ritenuto di dover invitare Assomed, quindi si è costituita avanti al Tar in sede collegiale”.
Agostino Sella

Forza Italia: bufera tra Falcone e Farina

Piazza Armerina. E’ ancora bufera in Forza Italia. Botta e risposta a distanza tra Giuseppe Falcone (f0t0 in alto), consigliere comunale forzista e firmatario della mozione di sfiducia al sindaco, e Mauro Farina (foto in basso), uomo vicinissimo a Prestifilippo. Falcone emana una nota piena di polemiche nei confronti del sindaco a cui risponde Farina. "Prestifilippo – dice Falcone - afferma che la mia permanenza nel partito è compromessa dopo la mozione di sfiducia firmata; questa affermazione è del tutto fuorviante, ove si consideri la storia politica di Prestifilippo. La sua adesione a Forza Italia è il frutto di una scelta prettamente elettorale. Basta ricordare che fino a poco tempo fa componeva una delle sinistre più sfrenate e militanti. Del resto la sua contiguità con la sinistra è dimostrata nelle vicende dell’Ato dove è stato eletto vice presidente. Da quella carica, se Prestifilippo avesse il senso della responsabilità politica dovrebbe dimettersi di corsa. Poi – continua Falcone - quanto alle ragioni che mi hanno portato a sottoscrivere la sfiducia, le riconduco agli effetti che la sua amministrazione ha avuto sull’economia armerina. Spero che Grimaldi – conclude Falcone - che corrobora il sindaco in questa inutile diatriba, concluda al più presto l’iter per la celebrazione dei congressi di Forza Italia. Vorrei ricordare, infine, che a rafforzare il centrosinistra sono proprio Grimaldi ed il Sindaco, nel momento stesso in cui ritardano pretestuosamente l’iter dei congressi, e lanciano anatemi e proposte di espulsione nei miei confronti e del Consigliere Mattia". Per Forza Italia ad intervenire è Mauro Farina. “Forza Italia – dice l’assessore Farina - non replica a queste accuse tendenziose da parte di chi, con i suoi atteggiamenti, si è posto automaticamente dal partito. Non possiamo andare dietro i deliri di Falcone e Mattia. Noi pensiamo a governare e loro a fare la guerra. E poi - continua Farina - Falcone esprime, una netta minoranza dentro il partito. Il coordinatore è Fabrizio Tudisco che ha vinto nettamente il congresso e sono le segreterie a decidere la linea del partito e non i singoli. Fino a quando Falcone non accetta le regole della democrazia non vedo che ruolo possa avere in Forza Italia”. Intanto oggi è prevista a Roma prevista la riunioni dei provibiri di Forza Italia per decidere o meno sull’eventuale espulsione di Mattia e Falcone da Forza Italia.
Agostino Sella

Macabro omicidio di Carmerlo Governale

Piazza Armerina. I resti del corpo carbonizzati dentro l’Alfa Romeo bruciata (nella foto) pare siano quelli di Carmelo Governale. Il corpo è stato ritrovato ieri pomeriggio, in contrada Paratore, una zona non molto lontana dai pressi della Villa Romana del Casale. Governale era un uomo sfrontato sulla quarantina. Secondo la gente era un uomo dedito alla famiglia e soprattutto alle sue due piccole figlie, la più grande delle quali ha circa 12 anni. Era alto circa un metro e settantacinque ed aveva una carnagione chiara. Il suo fisico era piuttosto possente e muscoloso. Carmelo Governale era un commerciante ambulante. Con il suo mezzo era un abitudinario delle fiere e dei mercati dell’ennese. Girava giornalmente le città, ed ogni mattina si alzava per montare la sua bancarella nelle varie fiere delle cittadine della provincia. Vendeva biancheria intima per uomo e per donna. “Aveva tutto – dice una signora sbigottita dopo aver saputo della sua tragica fine – vendeva calze, mutandine, magliettine. Non gli mancava neanche un articolo della biancheria intima ed il giovedì in molti si servivano da lui”. Nel mercato infrasettimanale della città dei mosaici montava la sua postazione vicino ad un noto distributore di benzina in fondo alla piazza Falcone e Borsellino. Carmelo Governale era solito frequentare i bar con i suoi colleghi ed amava discutere con loro. Una delle sue ultime uscite per il lavoro di ambulante area stato quello di inizio ottobre. In quel periodo ha partecipato alla fiera di tre giorni di Pietraperzia. Governale in quella città aveva montato la sua bancarella per vendere la biancheria intima. A Piazza Armerina era conosciuto per essere un buon lavoratore. Per molti il pensiero va alla madre che si dice lo abbia allevato ed aiutato durante tutto il corso della sua vita con grande dedizione e affetto. Era molto legato alle sue piccole figlie. Carmelo Governale è cresciuto senza l’affetto del padre, che quando lui era ragazzino, si è separato dalla madre. “Lui invece di affetto alle sue due figlie femmine ne aveva dato” dicono. Qualche anno addietro Carmelo Governale aveva un altro mestiere. Non faceva il commerciante ambulante ma vendeva automobili. Aveva un rivendita di macchine nella zona di Costantino. La tragica fine pare sia una costante della famiglia di Carmelo Governale. Anche il fratello della moglie, molti anni addietro è stato ritrovato carbonizzato vicino al vecchio Eremo di contrada Leano. Ieri, la stessa tragica sorte è toccata a lui.
Agostino Sella

mercoledì 24 ottobre 2007

Il Fai gestore della Villa Romana. Netto no di Incardona. Il sindaco "ne parleremo dopo la fine dei lavori".

Piazza Armerina. L’interessante proposta del FAI fondo italiano per l’ambiente, che si proposto per gestire la Villa Romana del Casale, provoca già le prime critiche, peraltro piuttosto dure. Si registra, infatti, la dura presa di posizione dell’esponente veltroniano del partito democratico, Renato Incardona, che scende in campo per criticare senza mezzi termini un eventuale coinvolgimento del Fai, nella gestione della Villa Romana del Casale e dei servizi da svolgere all’interno del sito archeologico patrimonio dell’umanità. “Una eventuale gestione di un organo esterno come il FAI – dice con forza Renato Incardona – sarebbe un vero e proprio fallimento della politica economica locale. Considerando che il Fai potrebbe gestire anche i servizi all’interno del sito, tutti gli operatori economici che ruotano attorno alla Villa si troverebbero in grossa difficoltà. Per questo – continua Incardona – questa gestione è assolutamente da evitare. Anzi – continua l’esponente del PD – dovremmo tutte le forze politiche fare corpo comune per impedire che gli organi regionali, da Cuffaro a Leanza, possano favorire l’insediamento alla villa del FAI”. Per il primo cittadino, Maurizio Prestifilippo, la questione è ancora prematura. “Prima di formulare eventuali ipotesi di gestione – dice il primo cittadino – dobbiamo aspettare la fine del lavori. Solo allora – conclude Prestifilippo – di concerto ed in sinergia con la Regione, il museo e l’alto commissario potremmo decidere cosa fare”. Insomma il dibattito è aperto e tutte le forze politiche ne discutono all’interno delle proprie segreterie. Per Sgarbi la proposta del Fai, "è un segno di sensibilità e una grande occasione per la Villa che ne guadagnerebbe in qualità e ritorno di immagine. Sarebbe poco furbo non cogliere al volo questa possibilità". "Sono favorevole - ha detto l’assessore regionale Leanza - all'idea di una collaborazione con il Fai, per il bene della Villa” Il Fai in Italia gestisce 36 beni culturali. In Sicilia l’unico bene gestito dal Fondo per l’ambiente è il giardino della Kolymbetra, un piccolo ma straordinario bene naturale situato nella situata nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento. Il giardino della Kolymbetra è stato affidato al FAI in concessione gratuita dalla Regione Siciliana per un periodo di 25 anni e grazie alla sua gestione è tornato alla luce dopo decenni di abbandono.
Agostino Sella

martedì 23 ottobre 2007

Dalla Scozia Guglielmo Bongiovanni. Rangers 3 Celtic 0 (parte terza)

Scozia. Sterling – Rangers 3 Celtic 0.
Questo il risultato finale della prima sfida stagionale tra le due squadre scozzesi piu’ amate.
Questo e’ il risultato finale della sfida tra inglesi ed irlandesi, tra protestanti e cattolici, tra la Regina e il Papa.
Insomma Rangers - Celtic l'essenza di questa città..
Diverso il bollettino del dopo partita.
Circa una decina gli arresti nella sola Sterling.
Diverse risse, ma per fortuna, nella piccola cittadina che onora William Wallace, nessun ferito grave.
Ho seguito il macht in un noto “pub” insieme ai tifosi delle due squadre.
Novanta minuti di cori contro l’opposta tifoseria.
Con il razzismo, il limite non è mai abbastanza chiaro, ma da nessuna parte come a Glasgow esiste una sorta di “no man’s land”, confusa fra fanatismo e partigianeria, orgoglio e pregiudizio, dove al giorno d’oggi si è costretti ad agire con una cautela per non superare quel limite.
Novanta minuti di canzoni sull’orgoglio e la storia di entrambi i clubs, sia i tifosi dei Rangers che quelli del Celtic si sono lasciati andare a cori che, in Italia, verrebbero definiti offensive su, come per esempio, odiare la religione professata dai rivali.
Per fortuna, nessun giudice scozzese ha mai pensato di squalificare Ibrox Park o Parkhead.
Incredibile quando a inizio partita, dalla falange biancoverde (Celtic) si leva “The Fields of Athenry”, una ballata che anche l’Ira fece sua, e dall’altra parte comincia a ribollire il sangue.
Incredibile quando quando dalla stand dei “Light Blues” (Rangers) si alza “The Billy Boys” incitando a bagnare i propri coltelli del sangue della Fenian Brotherhood.
Che farebbe il giudice nostrano?
Chiuderebbe un’intera città?
Odio che va oltre la contesa sportiva, ma raramente succede qualcosa durante un Old Firm, ed anche quello di quest’anno non fa eccezione.
Questa e’ la cronaca di cosa e’ successo durante il macth seguito con un’attenzione e uno stato d’animo che ha dell’incredibile.
A fine partita i tifosi dei Rangers, come vuole la tradizione scozzese, sono rimasti per parecchie ore dentro i locali di Stirling a consumare parecchi litri di birra e continuare la loro fersta con canti, cori, ballate, orgogliosi del proprio team.
Solo in pochi hanno cercato di rovinare un sabato che tutto sommato e trascorso con relativa serenita’.

domenica 21 ottobre 2007

Prestifilippo a Trebastoni: "mi dimetto dall'Ato se me lo chiede FI. Per gli assessorati vedremo nelle trattative"

Piazza Armerina. “Sono vice presidente dell’Ato rifiuti non per un mio semplice desiderio ma per rappresentare le amministrazioni comunali del centro destra ed il partito di Forza Italia che me l’ho ha chiesto. Se il Mpa vuole che ci siano delle soluzioni diverse può fare riferimento alle segreterie provinciali dei partiti”. La risposta del sindaco piazzese Maurizio Prestifilippo a Michelangelo Trebastoni del Mpa è piuttosto serena. “Se Forza Italia me lo chiede – continua Prestifilippo – sono pronto a restituire il mio ruolo. Non c’è nessun problema”. Il sindaco, eletto qualche giorno addietro tra i vertici dell’Ato, cerca di spegnere così le polemiche, accese soprattutto dai partiti del centro destra. Se la polemica sull’Ato pian piano si spegne è ancora aperta la questione che riguarda la composizione della sua giunta. Ieri, con molta forza, il consigliere comunale Michelangelo Trebastoni aveva chiesto, con decisione, l’azzeramento della giunta e l’attribuzione di tre assessorati con la vicesindacatura al movimento di Raffaele Lombardo. Richieste, che se non accettate dal sindaco, pare porterebbero direttamente il Mpa a votare la sfiducia, ammesso che il centro sinistra trovi il modo di portarla in aula. Su questa questione Prestifilippo preferisce non esporsi e rimanda tutto alle trattative che dovrebbero essere imminenti. “Devo dire – continua Prestifilippo – che su queste delicate questioni preferisco se ne parli al momento delle trattative”. Insomma, il sindaco per adesso non prende posizione. Sembra però difficile che la richiesta di Michelangelo Trebastoni possa essere completamente soddisfatta dal primo cittadino. Si tratterebbe far posto in giunta, oltre ai tre assessorati per l’Mpa anche visibilità per l’UDC ed An. Prestifilippo dovrebbe rinunciare alla maggior parte dei suoi assessori, che sin dall’inizio della legislatura hanno composto la sua squadra. In effetti, la giunta si è distinta per essere piuttosto autonoma dall’azione dei partiti. Attualmente è composta da due rappresentanti di Forza Italia, Fabrizio Tudisco che è anche vice sindaco e Mauro Farina. Ricoprono assessorati importanti anche Massimo Di Seri e Carmelo Gagliano, entrambi vicini al movimento “Liberi”. Un ruolo fondamentale ha dall’inizio della legislatura Paola Di Vita, assessore all’urbanistica ed ai lavori pubblici. Tutte figure molto vicine al primo cittadino, che hanno dimostrato “fedeltà” alla linea “prestifilippiana” e di cui difficilmente il sindaco vorrà privarsi.
Agostino Sella

sabato 20 ottobre 2007

Trebastoni a Prestifilippo: "tre assessorati e vice sindaco al Mpa o vai a casa"

Piazza Armerina. “Adesso basta, mettiamo fine a questo balletto. Siamo noi a dettare le condizioni e non il sindaco. O Prestifilippo ci sta o se ne va a casa”. Michelangelo Trebastoni (nella foto), consigliere comunale del Mpa, prende una netta posizione sulla questione dell’amministrazione comunale “Il sindaco – dice Trebastoni - se vuole rilanciare lo stato di “sonno” in cui si trova la città è tenuto a dare una svolta alla sua politica. Innanzi tutto deve immediatamente dimettersi da vice presidente dell’Ato. La sua nomina è la dimostrazione di come sia sua abitudine fare accordi sottobanco con la sinistra. E’ questo – continua Trebastoni - un vizio pessimo in politica. Prestifilippo, purtroppo ci ha abituato a questi “inciuci” trasversali”. “Poi l’esponente “lombardiano” punta l’attenzione sull’aspetto amministrativo. “Prestifilippo – dice Trebastoni – deve subito proporre al nostro partito un programma di fine legislatura, azzerare la giunta, e operare una ricomposizione equilibrata della giunta tra le forze del centro destra che veda la presenza dell’Udc e di AN. Ma non finisce qui – dice ancora con forza Trebastoni – all’Mpa devono essere affidati tre assessorati in settori importanti della pubblica amministrazione e la “vicesindacatura” che deve essere tolta a Forza Italia. Piazza è l’unico caso in Italia dove un partito ha il sindaco ed il vice sindaco”. Insomma, pare che quello del movimento lombardiano, sia un vero e proprio “out out” a Prestifilippo. Peraltro Trebastoni sottolinea poi come le sue parole siano condivise dai massimi vertici del Movimento per l’Autonomia “a scanso di equivoci e di strumentalizzazioni purtroppo frequenti in questa città – dice Trebastoni – voglio sottolineare come quello che dico è stato concordato i massimi vertici del Movimento per l’Autonomia in provincia di Enna, ossia l’assessore Paolo Colianni ed il segretario Giorgio Bruno”. Il consigliere piazzese, poi chiude il suo intervento con un accorato appello all’unità. “Il movimento per l’autonomia è oggi l’unica cosa veramente nuova della politica in Sicilia e nella nostra città. E’ chiaro che la linea di cui ho parlato, che abbiamo tutti condiviso con i dirigenti, è la linea del partito. Chiunque di noi consiglieri comunali, me compreso, faccia fughe in avanti o vada a trattare per conto proprio si dichiarerà automaticamente fuori dal partito”. Le posizioni del Mpa dovrebbero essere un invito a nozze per la sinistra che però non trova l’accordo sulle modalità di come portare in aula la mozione di sfiducia.
Agostino Sella

Comitato cittadino del PD: "Adesso definiamo le procedure per l'elezione del segretario"

Piazza Armerina. “Ultimata questa importante fase è nostra intenzione trasferire il nostro entusiasmo e questo processo democratico su scala locale, affinché entro la fine del 2007 venga costituito il Partito Democratico piazzese”. Dopo le primarie del 14 ottobre il comitato promotore del PD, fa un resoconto dell’azione svolta e prepara la piattaforma su cui impostare la futura politica locale, che a meno di sorprese, dovrebbe continuare con le primarie per l’elezione dei quadri locali “Presto – dicono ancora quelli del comitato - saranno definite le procedure per la sua costituzione, per l’elezione della segretario e degli organi direttivi. Quindi nell’attesa che vengano emanate le regole riteniamo che si dovrà lavorare per formarlo preferibilmente in maniera innovativa attorno alle idee, e per fare questo saranno necessarie le idee di tutti, le risorse di tutti e la determinazione complessiva al cambiamento. Siamo disponibili a garantire pari opportunità a tutti i soggetti che parteciperanno alla costituzione del PD. Pertanto a breve organizzeremo dibattiti e festa per favorire il libero confronto”. Il comitato promotore del PD formato da una quindicina di persone fa un resoconto del lavoro svolto “Abbiamo lavorato con spirito di sacrificio e di volontariato garantendo quel processo democratico, e innovativo, che ha portato alla nascita di un nuovo soggetto politico, all’interno del quale confluiscono grandi storie politiche, culturali e umane. Si è trattato di una festa della democrazia che ha registrato una fortissima affluenza di cittadini desiderosi di dare il proprio contributo per scrivere una pagina importante della storia di questo Partito – dicono dal comitato - Fin dalle prime ore del mattino abbiamo aperto i seggi elettorali, curandone l’allestimento e garantendo le procedure di voto nel perfetto rispetto delle regole elettorali vigenti. L’assunzione di responsabilità nella gestione dei seggi e nell’espletazione dello scrutinio assumendo il ruolo di garanti, del tutto volontaria, vuole essere un ulteriore indicazione per un nuovo modo di fare politica al servizio degli elettori. La macchina organizzativa – continua il comitato - si è mossa alla perfezione, in uno spirito serenità. Grande riconoscimento va dato ad Ethel Consiglio che ha curato che ha coordinato i seggi in tutti comuni nel sud della provincia”.
Agostino Sella

Nino Cammarata: contro di noi accuse false e strumentali

"Siamo veramente sconcertati dalla miserabile polemica inoltrata dai giovani di centro sinistra, inclusa qualche sparuta e sterile presenza di chi si professa di centro destra, esponenti che anziché intervenire su problematiche che riguardano i giovani , non trovano di meglio che diffondere false e strumentali notizie. Cominciamo con il precisare che i giovani della destra hanno avuto il merito di aver organizzato, grazie alla volontà di uno dei massimi dirigenti regionali di alleanza siciliana-la destra Nino Cammarata (nella foto),un evento politico di formazione, che oltre ad aver portato più di trecento ragazzi provenienti da tutta la Sicilia per tre giorni a Piazza Armerina ,in un luogo pubblico e quindi aperto a tutti come la villa Garbaldi , a visto l’ alternarsi ,in un intenso e articolato confronto, ospiti illustri del panorama politico regionale e nazionale tra cui il sen.Storace, ma anche l’invito all’on.Tumino del PD e l’on Capezzone esponente di una linea di pensiero di certo non vicina a quelle di un partito di destra. È ovviamente vero che un contributo è stato richiesto per poter venire incontro in minima parte, all’organizzazione di un cosi ampio evento politico, che tra l’altro è stato anche l’unico nella nostra città. Il vero dato sconcertante è che la polemica venga da chi ha negli scorsi mesi ha chiesto ed ottenuto duemila e cinquecento euro,come la sinistra giovanile, per una manifestazione svolta in una sola sera ,in piazza Boris Giuliano, nella quale si registrata una sparuta presenza di militanti di partito e dove di tutto si è fatto tranne che parlare di politica. VERGOGNA.
Comunichiamo inoltre che su esplicita richiesta di AS-la destra sono stati richiesti in occasione della imminente variazione di bilancio almeno diecimila euro per le politiche giovanili. Capitolo che da quando rimpinguato su esplicita richiesta del consigliere Cammarata, è rimasto tra l’altro inutilizzato proprio a causa della mancanza di iniziative che magari potevano essere portate avanti proprio dalla consulta giovanile,che vede come vice presidenti un’esponente dei ds e
una giovane forzista. Probabilmente è questo il motivo che a indotto l’amministrazione ad utilizzare quelle somme che altrimenti sarebbero restate inutilmente in avanzo. Infine la richiesta di istituzione di un apposito capitolo destinati agli universitari. Queste sono le nostre reali iniziative politiche."
Coordinamento di Gioventù Siciliana- LADestra

venerdì 19 ottobre 2007

Dalla Scozia Guglielmo Bongiovanni: Celtic Rangers. Parte seconda.

Scozia. Sterling - Siamo ormai al conto alla rovescia. Mancano solo ventriquattro ore alla sfida che vedra’ di fronte le due squadre scozzesi Celtic e Rangers.La divisione politica principale che contrappone le due tifoserie non è ideologica, ma si basa sull'appartenenza territoriale e religiosa (il Celtic è principalmente la squadra della comunità cattolica irlandese di Glasgow, mentre i Rangers erano il club della maggioranza protestante e monarchica). Benché originariamente i sostenitori dei Rangers fossero in stragrande maggioranza di religione protestante e politicamente lealista nei confronti della Corona d’Inghilterra, oggi il tifo per la squadra è variegato e prescinde da appartenenze etniche, culturali o religiose. Per lungo tempo, tuttavia, la rivalità cittadina con il Celtic fu, ed e’ alimentata, proprio da motivazioni religiose e politiche (il Celtic fu fondato da cattolici irlandesi e in gran parte sostenuto da indipendentisti). In ragione di ciò i dissapori tra le due tifoserie, polarizzate su opposte e talora confliggenti visioni, sono spesso causa di tensioni e incidenti molto seri. Il nome Celtic, invece, fu scelto per richiamare le radici storico-culturali di natura celtica delle popolazioni scozzesi e irlandesi. Il soprannome ufficiale della formazione, Bhoys, deriverebbe dall'usanza di molta gente di chiamare i calciatori dei primi anni della squadra bianco-verde bold boys ("ragazzi audaci"): il club fece subito propria questa definizione, tanto che una cartolina di inizio '900 ritraeva la squadra con impressa una scritta the Bould Bhoys, dove l'aggiunta della "u" e della "h" di troppo riflettevano un richiamo all'accento particolare della parlata irlandese.Oggi entrambi i club sono consci del rischio di faziosità di frange del proprio tifo e hanno posto in essere misure attive per combattere il pregiudizio razziale, religioso e politico sugli spalti.Questo, in estrema sintesi, l’origine della rivalita’ tra le due squadre di Glasgow. Rivalita’ che si estende a macchia d’olio su tutta la Scozia e che domani vedra’ l’esplosione al fischio di inizio. Cori, simboli (religiosi e politici), bandiere, scozzesi ed irlandesi e tanto altro ancora. Speriamo che tutto rimanga chiuso dentro i soli classici novanta minuti di match.Tutto e’ pronto. Stirling si prepara a vivere un sabato pomeriggio elettrizzante. Fischio d’inizio alle 12.30. Io seguiro’ la partita in un noto "pub" della citta’ sperando di cogliere solo quegli aspetti che fanno del popolo scozzese un popolo meraviglioso e ospitale.

Carla Calcagno. La più giovane eletta nel PD

Piazza Armerina. La più giovane eletta nella costituente del partito democratico si chiama Maria Carla Calcagno (nella foto), classe 1987. La Calcagno, che ha 20 anni, è tesserata alla sinistra giovanile di Piazza Armerina dal 2006 ed è membro del Direttivo sinistra giovanile di sezione e provinciale, membro del direttivo Ds. Speriamo porti "aria di gioventù" dentro i quadri del nascituro Partito Democratico.

Dalla Scozia Guglielmo Bongiovanni. Celtic - Rangers. Una partita oltre il calcio

Scozia - Stirling. Voglio raccontarvi oggi e domani come la scozia si prepara a vivere questo fine settimana. Sabato alle 12.30 le due squadre piu' popolari, Celtic e Rangers, si affronteranno nel primo derby stagionale del campionato.
Qualcuno potrebbe subito pensare che stia per scrivere di calcio.
No.
Assolutamente no.
Dietro una semplice, e se volete stupida partita di calcio, c'e' la storia di un popolo e sopratutto la storia di numerosi episodi di violenza che si scatenano tra cattolici e protestanti.
Tutti i "pub" sono presidiati dalle forze di polizia per cercare di imnpedire che si verificano incidenti a cui, purtroppo, potremmo assistere sabato sera.
Celtic uguale cattolici, Rangers uguale protestanti. Una guerra che va avanti da molto tempo e a Glasgow, la rivalità tra scozzesi e immigrati irlandesi, le tensioni tra cattolici e protestanti, sono all'origine di gravi episodi di intolleranza. Una convivenza difficile trasferita ben presto negli stadi.
Negli ultimi anni il conflitto religioso presente in terra scozzese sembra allargarsi in ambiti di societa' piu' grandi. Numerosi sono gli episodi di aggressione,pestaggi, accoltellamenti episodi che crescono in misura esponenziale quando piu' si avvicina l'ora che vedra' le due nobili e forti squadre scozzesi affrontarsi.
Stirling, la citta' dove vivo aspetto questo evento in assoluto silenzio ma la tensione e palpabile e sotto glio occhi di tutti essendoci gia' verificati incidenti durante la settimana..perche questo conflitto, provero' a raccontarvelo domani....................
Continua ...

giovedì 18 ottobre 2007

Daniele La Delia, c'è l'ha fatta!

Piazza Armena. “E’ la vittoria della libera dialettica politica”. Sono le prime dichiarazioni di Daniele La Delia (nella foto) dopo la certezza della sua elezione all’assemblea costituente del nuovo partito democratico. Solo ieri in tarda mattinata si è avuta la conferma della sua elezione, dopo un tam tam di conferme e smentite. La Delia, che da anni lavora dietro le quinte della Margherita, ha deciso di impegnarsi in queste elezioni per rappresentare i cattolici democratici a sostegno di Rosi Bindi. Ha messo insieme una serie di persone che non si identificavano né con Walter Veltroni e neanche con Enrico Letta ed ha condotto una campagna elettorale all’insegna dell’entusiasmo che lo ha portato ad ottenere un elevato numero di preferenze. “Il seggio conquistato nel collegio sud della provincia di Enna – dice Daniele La Delia - suscita in molti cittadini grande soddisfazione. E’ la dimostrazione che anche in queste terre il voto libero può essere espresso in maniera libera e democratica. Un voto – continua La Delia – che ha contribuito all’affermazione della politica caratterizzata anche dalle voci fuori dal solito coro. All’assemblea costituente del PD Regionale – conclude l’emergente politico - sarà più corposa la componente Cattolica Democratica che contribuirà al reale radicamento del nascente PD nella società reale e civile del paese. Per il mio successo, frutto di una libera dialettica politica libera e senza vincoli devo ringraziare la sezione locale de La Margherita piazzese, che si è prodigata alla promozione delle primarie e non è stata schiava delle logiche correntizie”.
Agostino Sella

Prestifilippo risponde all'Mpa. "Avete perso la bussola"

Piazza Armerina. “Il Movimento per l'Autonomia di Enna sembra aver perso la bussola e si muove in mezzo al disorientamento generale dei suoi dirigenti”. Botta e risposta tra il Mpa e il sindaco piazzese Maurizio Prestifilippo. Dopo il comunicato di ieri del movimento di Lombardo, il primo cittadino risponde senza peli sulla lingua spiegando le sue ragioni: “Da due mesi attendiamo la convocazione del tavolo delle segreterie provinciali per decidere il ritorno a pieno titolo dell'Mpa nella vita amministrativa del Comune di Piazza Armerina. Lo scorso mese di luglio il vice-segretario La Bianca, partecipando ad un incontro ad Enna, nella sede di Alleanza Nazionale, chiese l'instaurazione di una moratoria fino a settembre prima di riprendere il dibattito. Siamo oltre metà ottobre e l'Mpa, lancia solo anatemi”. Poi Maurizio Prestifilippo, accusa l’Mpa di voler rendere difficoltoso il dialogo per giungere alla mozione di sfiducia: “L'Mpa non perde occasione per allontanarsi di più dalla composizione amichevole della controversia e, a dialogo zero per sua esclusiva responsabilità, continua ad adottare comportamenti tesi alla rottura definitiva per giungere alla mozione di sfiducia. Non sappiamo quali siano le ragioni di questo comportamento e quale l'utilità per le sorti del centrodestra provinciale e per la Città di Piazza Armerina, tuttavia nel corso del comunicato, illeggibile sul piano grammaticale e del senso, vengono fatte affermazioni che alla vigilia del programmato incontro delle segreterie provinciali del centrodestra per definire la vicenda, appaiono strumentali e fortemente ricattatorie. Inoltre – continua il primo cittadino –quanto alla vicenda dell'sms indirizzato all'Assessore Leanza esso va considerato alla stregua di un ordinario comunicato stampa nel quale si lamentano le difficoltà di comunicazione intervenute tra l'assessore Leanza ed il sottoscritto, in un momento tanto delicato per la gestione dei beni monumentali. La stessa difficoltà di rapporti – conclude Prestifilippo - si registra anche all'assessorato alla Famiglia, dove sembra che le questioni legate a Piazza Armerina siano fortemente condizionate nel loro espletamento per ordine personale di Colianni. Questa presunta interazione tra l'attività politica dell'Mpa e le azioni di governo degli uomini del Movimento di Lombardo, determinano in noi una forte preoccupazione riguardo al possibile instaurarsi di metodi poco condivisibili dell'apparato regionale, sui quali proprio Leanza e Colianni, prima del presidente della regione Cuffaro, farebbero bene a sgombrare ogni dubbio”.
Agostino Sella

Prestifilippo: sulla mozione la sinistra fa terrorismo psicologico

Piazza Armerina. “La sinistra fa terrorismo psicologico. Non c’è ancora nessun parere della regione e se ci fosse non avrebbe nessun valore giuridico”. Il sindaco piazzese Maurizio Prestifilippo, è piuttosto infastidito della querelle che si sta sviluppando sulla mozione di sfiducia. “La verità – dice ancora Prestifilippo – è che la sinistra è entrata in un “cul de sac” ed il presidente Miroddi non sa che pesci prendere. Il segretario generale, la dottoressa Divono, ha già dichiarato inefficace le mozione di sfiducia presentata il 5 ottobre. Pertanto il parere richiesto all’assessorato agli enti locali dal presidente del consiglio è su come lui stesso deve comportare visto che non sa come portare avanti la discussione in aula”. Poi il sindaco attacca frontalmente la sinistra “Mi dispiace che alcuni esponenti del Partito Democratico mettano in giro false notizie. Ci ritroveremmo di fronte alla stessa scorrettezza che Ferrara ha compiuto con la presentazione della mozione costringendo Lina Grillo a fare marcia indietro con un atto di grande dignità politica. Purtroppo – continua il Sindaco – è uno stile irrituale, privo di senso che provoca solamente un danno incalcolabile alla città, mettendo lo scompiglio generale ed impedendomi di svolgere bene il mio lavoro di sindaco. Peraltro quando alcuni esponenti della sinistra dicono che si andrebbe incontro allo scioglimento del consiglio comunale dicono una colossale “balla”. Arriva poi dal sindaco un invito alla ragionevolezza. “Questo documento di sfiducia è privo delle 8 firme necessarie previste dalla legge. E’ evidente che continuare con questo documento si mette la città al rischio dell’avviarsi dei quei balletti, ormai purtroppo consueti nel diritto amministrativo, con scioglimenti e ricostituzioni a seguito di ricorsi prima al TAR e poi al CGA. Metteremo la città in un vicolo cieco”. Infine il primo cittadino cerca di dimostrare l’inutilità della mozione. “è una discussione fatta sull’aria fritta perché è giuridicamente è inefficace. Poi – conclude Maurizio Prestifilippo – il consiglio ha posto prima della sfiducia la trattazione del PRG. Non credo che la sinistra possa concludere in tempo breve il suo iter. Ci sono da discutere circa 130 opposizioni e ricorsi. Ognuno di queste pratiche edilizie deve essere discussa singolarmente in aula, occorre leggere sia il testo che le controdeduzioni del professore Dato e di conseguenza affrontare il dibattito in aula prima della successiva votazione”. Insomma la battaglia tra il sindaco e la sinistra è aperta, ma quel parere dato per certo dai veltroniani, ancora non arriva.
Agostino Sella

MPA lancia strali al Sindaco di Piazza Armerina.

Enna. Il segretario provinciale dell’MPA, Giuseppe Bruno, ha riunito l’ufficio politico alla presenza dell’Assessore regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali, Paolo Calaianni, il vice segretario provinciale, Pino La Bianca, il responsabile degli Enti Locali, Angelo Moceri e i consiglieri comunalidell’MPA della città di Piazza Armerina, Volturo, Fioriglio (nella foto), Manuella, Scollo e Trebastoni.Nell’incontro è stata esaminata la complessa problematica che in atto investe la vita politica amministrativa della città dei mosaici. Dopo una attenta analisi e dibattito l’ufficio politico ha espresso un forte disapprovazione per le ‘pressochè’ quotidiane esternazioni, anche con lunghe e inspiegabili sms del primo cittadino che hanno manifestatamene offeso dirigenti provinciali, regionali e locali dell’MPA.E’ stato ribadito che il partito è quanto meno coeso e compatto e che qualora nell’arco di una settimana non si registrasse una ripresa delle azioni politiche, tese al rilancio del programma di fine legislatura e del conseguente riassetto amministrativo, l’ufficio politico stabilisce che qualora dovesse prevalere la complice ed interessata indifferenza a farsi carico degli imput necessari e di conseguenza il prevalere del ricorso all’antipolitica, l’MPA si riterrà libero di intraprendere qualsiasi azione che possa rimuovere la incessata, personalistica ed inoperosa conduzione della città, e ciò ad ampio raggio.


per concessione di http://www.vivienna.it/


Ferrara: Appello all'unità nel PD

Piazza Armerina. “Dopo le primarie è l’ora di mettere da parte le incomprensioni e guidare con autorevolezza il nuovo progetto alternativo a Prestifilippo”. Dopo le primarie Ranieri Ferrara tirare le conclusioni e traccia il percorso del nuovo Partito Democratico. “Se quasi mille piazzesi sono andati alle urne per le Primarie del PD, il segnale è inequivocabile: credono in un chiaro progetto politico per il futuro della nostra città e vogliono essere attori protagonisti della costruzione di una classe dirigente politica seria e responsabile, soprattutto a livello locale. Piazza Armerina – continua il 38enne esponente piazzese - ha due rappresentanti eletti alla costituente nazionale del partito ed una alla costituente regionale, senza dimenticare una giovanissima dirigente aidonese della nostra sinistra giovanile, anch’essa delegata regionale, segnale importante in un momento storico per la politica italiana”. Dopo le schermaglie con gli uomini che hanno sostenuto Letta Ferrara fa un appello all’unità ed invita a mettere in soffitta le incomprensioni“ Il 14 ottobre è nato il partito democratico anche nella nostra città, per tutti, senza correnti né fazioni, tutti sotto lo stesso tetto, in una casa comune. Piazza – continua Ferrara - vive un momento delicato che deve essere affrontato con senso di responsabilità proprio da questa classe politica, che ha il dovere di riportare al centro della politica locale idee e progetti per ridare fiato e speranza alla città. E la partecipazione democratica dei cittadini alle Primarie certificano, senza tema di smentita, la bontà del percorso politico del partito democratico, culminato nella presentazione della mozione di sfiducia, lo scorso 5 ottobre. Un documento che reca in calce ben sei firme del gruppo consiliare del PD e che, nei fatti, è la patente di guida che autorizza questo gruppo dirigente locale, messe da parte tutte le incomprensioni, a guidare con autorevolezza e credibilità un nuovo progetto di sviluppo della nostra comunità, alternativo all’amministrazione comunale del sindaco Prestifilippo. Questi – conclude il massimo dirigente della segreteria diessina - sono i fatti veri della politica e su questi bisogna serenamente lavorare e confrontarsi, scacciando gli individualismi e gli istinti di rivalsa personale".
Agostino Sella

martedì 16 ottobre 2007

La chiesa di Sant'Anna aperta ai turisti, ai piccioni ed ai ladri.

Piazza Armerina. Erano circa le 13 di ieri ed il portone principale della chiesa di Sant’Anna era aperto. Nulla di strano se la chiesa fosse agibile. Ma purtroppo, ormai da un cinquantennio, quella chiesa è chiusa ed in condizioni disastrose. Qualcuno, forse nella notte ha rotto il catenaccio e il portone si è aperto. Alcuni turisti sono entrati. Dentro hanno visto calcinacci e materiale di risulta accatastato. Dall’interno è una vergogna. I poveri visitatori spagnoli sono usciti sbigottiti. Meno male che si sono rifatti con la bella vista del paramento curvilineo esterno che rappresenta lo scorcio barocco più bello della città. Dopo i turisti i bambini, al ritorno da scuola con gli zaini sulle spalle, incuriositi per aver visto quella chiesa sempre dall’esterno, sono entrati in mezzo al pericolo. La storia di quest’edificio è complicatissima. Pare che questa chiesa non sia di nessuno. In origine era del FEC (Fondo Edificio del Culto) verso la fine dell’800 venne con le leggi eversive venne data al comune con l’obbligo di darla in concessione all’autorità ecclesiali. Invece rimase al comune che la utilizzò come deposito. Poi il sindaco Trebastoni, non avendo il comune una lira per ristrutturare l’opera, donò la chiesa alla regione. Da allora è finita nel dimenticatoio. Pare che anche l’assessore ai Beni Culturali Leanza si fosse impegnato a ristrutturarla. Ma da quando i suoi rapporti con Prestifilippo si sono raffreddati a anche lui ha abbassato la guardia. Il sindaco è impotente “Non possiamo metterci mano – dice sconsolato - la chiesa non è nostra ma della regione che la lascia in questo stato. Abbiamo più volte sollecitato l’assessorato competente. Posso solamente – continua Prestifilippo – far rimuovere il materiale che c’è all’interno e chiudere il portone con un catenaccio”. La soprintendenza ha redatto un progetto per la messa in sicurezza. Ma da Palermo non arrivano i quattrini. Intanto quello straordinario esempio di architettura barocca è diventata la meta preferita dei piccioni piazzesi. Intorno agli anni 50 venne fatto un intervento in cemento armato. Uno scempio di restauro impensabile da realizzare oggi. “Ci vuole un progetto completo di recupero” dicono dalla soprintendenza. Ma fino a quando sarà di proprietà della regione il progetto rimane un sogno. Intanto i piccioni, contenti, nidificano.
Agostino Sella

Altro colpo di scena. Secondo la regione la mozione è valida.

Piazza Armerina. Colpi di scena a raffica sulla mozione di sfiducia. Secondo indiscrezioni, trapelate negli ambienti politici, l’assessorato regionali agli enti locali ha dichiarato nullo il parere del segretario generale del comune piazzese ed ha dichiarato valida la mozione di sfiducia presentata dal centro sinistra rispondendo al quesito inoltrato dal presidente del consiglio Filippo Miroddi. Dopo la presa di posizione del capogruppo del PD Lina Grillo, che subito dopo la presentazione della mozione aveva protocollato un documento con la quale richiedeva di ritirare la sua firma, il segretario comunale, la dottoressa Giovanna Divono, aveva diffuso una nota nella quale emergeva «in modo chiaro ed inequivocabile la volontà della consigliera Lina Grillo tesa a rimuovere una volontà precedentemente manifestata. Non è quindi possibile – concludeva il segretario comunale - dar corso all'iter procedurale della mozione in quanto mancante dei requisiti minimi richiesti dalla norma». Adesso un altro colpo si scena. Il parere della regione redatto dalla dottoressa Mancuso, se confermato, sgombrerebbe il campo dai dubbi e costringerebbe il presidente del consiglio a convocare il consiglio comunale entro il 4 dicembre. Il segretario comunale è però scettica. “Se non vedo il parere sul mio tavolo – dice la Devono - e non so le motivazioni della regione non posso dire nulla”. Dagli ambienti vicini al sindaco preparano l’eventuale contromossa e fanno sapere: “possono ricorrere al TAR, vale il parere della Divono”. Il presidente del consiglio Filippo Miroddi, è fuori sede. Fa però sapere che ha in mente di convocare subito un consiglio comunale sulla questione. Intanto se nei trenta giorni successivi alla presentazione della mozione avvenuta il 4 ottobre Miroddi non convocherebbe il civico consesso secondo alcuni esponenti del centro sinistra “si potrebbe anche andare in contro allo scioglimento del consiglio comunale”. Sarebbe un vero e proprio autogol del centro sinistra. Subito quindi, un’imbrogliata matasse da sbrogliare per il nascituro partito democratico. Come sanare la frattura tra i lettiani di Lina Grillo e Carmelo Tumino ed i veltroniani di Ferrara e compagnia che invece hanno spinto con tutte le loro forze per portare a termine il percorso della sfiducia? Per alcuni dentro il Pd si tratta solo di un incidente di percorso. La Grillo, come lei stesso ha spiegato, avrebbe fatto marcia indietro solo perché i veltroniani non avrebbero rispettato l’iter concordato. La politica piazzese nei prossimi giorni, soprattutto a sinistra, sarà infuocata.
Agostino Sella

Giovani di FI, PD e AN: il comune è stato scorretto a dare i soldi a Gioventù Siciliana

Piazza Armerina. “Quel convegno di partito non si doveva fare con i soldi del comune. Siamo indignati”. Alzano la voce con un documento congiunto i giovani di Forza Italia, con Lorena Muscarà, del Partito Democratico con Francesco La Delia e Ivan Cancarè e di Azione Giovani con Vinicio Provinzano e contestano la delibera di Giunta Municipale n. 253 del 28/09/2007 con cui è stato concesso il contributo di 3000,00 euro all’associazione ONLUS Progetto Sicilia per il seminario di formazione politica tenutosi nei giorni 31 Agosto ed 1 e 2 Settembre. Dice il comunicato congiunto: “denunciamo l’azzeramento del capitolo del bilancio destinato alle politiche giovanili a favore di una manifestazione di partito, a vantaggio non dell’interesse di tutti i giovani della città, ma finalizzato soltanto ad una propaganda politica del partito Gioventù Siciliana movimento giovanile di Alleanza Siciliana. Il gesto della giunta – continua il documento - suscita indignazione anche tra i membri della consulta giovanile comunale che vedono limitate le proprie attività a causa delle scarse somme messe a loro disposizione, peraltro un massimo di 1500,00 euro, mentre si concede ad altri una somma così ingente di denaro pubblico per le attività ristrette di un partito. Insieme, oltre le barriere delle appartenenze – conclude la nota di FI, PD e Azione Giovani, constatiamo che alla manifestazione erano presenti esclusivamente militanti del partito di Gioventù Siciliana dal momento che nessuno dei movimenti politici giovanili presenti in città ne tanto meno le altre associazioni o movimenti abbiano ricevuto un invito a partecipare. Questo dimostra che si trattava di un incontro riservato solamente agli appartenenti regionali del partito stesso”.
Agostino Sella

lunedì 15 ottobre 2007

Primarie PD. Tutti contenti.

Piazza Armerina. Vince l’area Veltroni, ma tengono il passo sia la componente Letta che quella Bindi. E’ la sintesi del risultato delle primarie del Partito Democratico nella città dei mosaici. Quasi mille i votanti e seconda città della provincia per affluenza alle urne dopo Enna e Leonforte. Per Veltroni hanno votato circa il 55 % dei votanti. Enrico Letta, sostenuto da Carmelo Tumino ha avuto il 31% dei consensi mentre Rosì Bindi legata all’emergente Daniele La Delia ha avuto circa il 12% dei voti. Per l’assemblea Regionale il 52% dei voti è andato al candidato veltroniano Francoantonio Genovese, mentre circa il 41% al sindaco nisseno Salvatore Messana. Alla fine, tutti contenti. Tre, forse 4, sono i rappresentanti piazzesi. All’assemblea costituente regionale andranno Ethel Consiglio delle lista Veltroni e Daniele La Delia (nella foto) per la lista Bindi, mentre a quella nazionale andranno Ranieri Ferrara sempre per la lista Veltroni e Catena Caliota per la lista Letta. Ethel Consiglio e Ranieri Ferrara sono due delle figure più promettenti del panorama politico locale. Potrebbe farcela anche Daniele La Delia che dopo anni di impegno dietro le quinte della Margherita adesso si affaccia a ruoli di primo piano.
Agostino Sella
per tutti i risultati vai su http://www.piazza-grande.it/

Primarie PD. Enfin! Le voilà! di Carmelo Nigrelli

Finalmente! Lo aspettavo, insieme a tanti altri, dal 1991. Dopo una gestazione piena di problemi, di dubbi, di incertezze, il Partito Democratico è nato, da parto programmato, il 14 ottobre 2007.Ciò che non era programmato e che mi appare una inattesa buona notizia è la fortissima affluenza di cittadini nei seggi allestiti per le primarie. Se si considera che in occasione delle primarie che scelsero Prodi quale capo del governo partecipavano anche i sostenitori degli altri partiti del centro-sinistra, si capisce la rilevanza del dato. A maggior ragione in una fase di crisi evidentissima della fiducia dei cittadini nei partiti.
Molti commentatori hanno evidenziato tale rilevanza e hanno avvertito Veltroni e gli altri dirigenti del PD che non possono sprecare quest'occasione, questa grande spinta alla democrazia e al rinnovamento del modo di fare politica in Italia oltre che l'aspirazione a forme di organizzazione partitica con nuove regole e nuovi riti.
A me, a dire il vero, un po' d'amaro in bocca rimane per le modalità con le quali si è giunti a questo importante risultato, ma sono contento di non avere mollato insieme a quella parte consistente di cittadini non militanti di partiti tradizionali che, con queste primarie stanno mandando un forte segnale al tempo stesso di fiducia e di messa in mora alla classe dirigente del Pd.
In provincia di Enna si conferma la proverbiale capacità di mobilitazione della leadership del centro sinistra cui si è aggiunta una non trascurabile partecipazione di "sfusi" che hanno condotto a superare il numero di votanti - già alto - delle primarie del 2005 con un'affermazione di Veltroni che non è distante da quella nazionale con il 75% circa di consensi.
Questo significa che l'area non disponibile a votare per il sindaco di Roma non è stata ampliata dalla posizione di Carmelo Tumino a favore di Letta che ha, piuttosto, cannibalizzato il possibile bacino elettorale di Rosi Bindi (la quale si ferma a poco più dell'8%) senza peraltro discostarsi (10%) dal dato nazionale dello stesso Letta.
Anche a Piazza, dove pure Letta era sostenuto oltre che dal deputato regionale, dal segretario della Margherita, da Lina Grillo e da non pochi dirigenti diellini, Letta, con il 31% è rimasto distantissimo da Veltroni che patisce un po' il protagonismo dei "lettini", ma raggiunge comunque un significativo 55%.
Questo significa, a mio avviso, che una parte maggioritaria dei democratici di Piazza non è caduta nel tranello di utilizzare l'elezione diretta del segretario nazionale come strumento per rimettere in discussioni gli equilibri locali e provinciali che, invece, dovranno essere oggetto dei confronti che nelle prossime settimane si terranno in preparazione dell'elezione dei segretari provinciali e locali.
La forte valenza locale e la esplicita volontà di utilizzare il voto a Letta come strumento per "contarsi" e organizzare una corrente nei diversi comuni della provincia, non credo abbia giovato a Tumino.
Tuttavia la questione mi sembra un'altra. Partorito il PD, adesso occorrerà lavorare per formarlo e ciò sarà bene che avvenga in maniera innovativa (il meccanismo elettorale è stato l'ultimo atto dei vecchi partiti e non il primo del nuovo) e soprattutto attorno alle idee e non basandosi sulla contrapposizione pregiudiziale tra gruppi consolidati nei rispettivi partiti.
Questo occorrerà fare, a livelo nazionale come a livello locale, per non perdere l'occasione come auspicano, per esempio, Eugenio Scalfari ed Ezio Mauro.
C'è da rimboccarsi le maniche.
Carmelo Nigrelli.

Il testo della mozione di sfiducia al Sindaco

Mozione di sfiducia al Sindaco con richiesta di convocazione del Consiglio comunale.
I sottoscritti consiglieri comunali

Visto 1'art.10 della L.R. n. 35 del 15/9/1997, come modificato dall'art. 2 della L.R. n. 25 del 16/12/2000, propongono la presente:



Il Sindaco Maurizio Prestifilippo, eletto nel 2004 da una coalizione di centro destra, negli oltre tre anni trascorsi alla guida della città ha gia fornito ampia e documentata prova della sua incapacità amministrativa a svolgere il gravoso compito di primo cittadino della seconda citta della nostra provincia, sotto molteplici aspetti ed in numerose occasioni.
Le poche cose realizzate, sono la testimonianza del fallimentare approccio di questa esperienza di governo, con un giudizio unanimemente condiviso da tutte le forze politiche municipali, con l’evidenziarsi di un livello di scontro sociale e civile oggi non più sostenibile per la città dei mosaici;
Premesso che:

Il suo programma di governo aveva, tra i punti maggiormente qualificanti, i seguenti obiettivi:

- Riordino del commercio su aree pubbliche e lotta all'abusivismo commerciale .Impegno all'istituzione di un Ente Fiera in collaborazione con altri Comuni, la Provincia e la Camera di Commercio.
- Rifacimento della segnaletica urbana e turistica, cura dei sistemi di sicurezza dei pedoni con ampliamento dei marciapiedi nelle zone di espansione urbana. Miglioramento del traffico attraverso la progressiva attuazione del relativo Piano urbano. Ridefinizione del sistema di mobilità urbana con la previsione di idonee aree di parcheggio ed efficienti trasporti pubblici.
- Potenziamento del servizio di assistenza domiciliare agli anziani, miglioramento dei servizi di asilo nido e scuola materna.
- Recupero dei grandi contenitori pubblici in abbandono, tra i quali citiamo: Palazzo Trigona, Convento e Chiesa di Sant'Anna, Istituto ex Magistrale di Via Umberto I, Cinema Ariston e Capannoni ex ITIS.
elernenti programmatici, tra i piu salienti, che sono stati palesemente omessi per i motivi che sotto analizzeremo.

Considerato in via preliminare che:

il Sindaco ha fornito ampia dimostrazione di non sapere governare la città, annunziando la posa di prime pietre in ogni angolo della citta , omettendo che i pochi e reali cantieri oggi aperti, sono opera dell'attivita amministrativa della giunta comunale del quinquennio che lo ha preceduto.

Gli inadempimenti programmatici sono del tutto evidenti:

A) La triste commedia messa in scena in occasione del trasferimento del mercato settimanale all'area ex Siace, ha dimostrato la incapacità dell'amministrazione ad affrontare e risolvere 1'annoso e vessato problema. Il Comune è stato oggetto di contenziosi amministrativi e legali, provocando 1'astensione degli operatori commerciali dal lavoro per circa due mesi, con scioperi e manifestazioni di protesta per le vie della citta, fatto inusitato e mai accaduto nella storia commerciale municipale. Ciò si e verificato per un atteggiamento personalistico e assolutamente sprezzante, da parte del Sindaco, verso le istituzioni. Il problema è stato risolto con 1'apporto decisivo di tutti i consiglieri comunali della città, nella specifica vicenda, dando dimostrazione di moderazione e capacita di soluzione. Il fatto è stato qualificato, dagli addetti ai lavori, dalle forze politiche e dagli stessi cittadini, come la più eclatante iniziativa autoritaria e personalistica, tra le molte adottate in questi primi trentasei mesi di mandato dal sindaco della città, con una gestione della cosa pubblica assolutamente irrispettosa del ruolo istituzionale del Consiglio Comunale, delegittimato e sistematicamente svuotato in questa occasione dei suoi poteri e delle proprie competenze amministrative e politiche dal Primo Cittadino.

B) L'approccio dell'amministrazione comunale irto di contraddizioni e carenze decisionali, ha impedito la risoluzione di alcuni cronici e grossi problemi che attanagliano la comunita. La vicenda del Corpo di Polizia Municipale della citta e quanto mai emblematica: la devastazione professionale e delle risorse umane arrecata al Comando, con it continuo turn over di comandanti pro tempore, sei in appena due anni e mezzo, e la anomala gestione della trattativa privata per l'istituzione dei parcheggi a pagamento, oggi sotto la lente d'ingrandimento degli organi della magistratura, sono un esempio chiaro delle deficienze amministrative del Sindaco;

C) Il sindaco Prestifilippo ha gestito in modo scellerato la macchina comunale, creando tra il personale un clima di insicurezza e disorientamento senza precedenti, instaurando un altalenante sistema premiante che ha finito per porre condizioni di pesante disparità di trattamento tra gli impiegati comunali. Gravissima spia di malessere amministrativo a la crescita della spesa corrente che rappresenta una delle sue lacune maggiori, con costi in aumento (+11%), provocati dall'avvio di tutta una serie di superflue e mirate mobility esterne, aggravate da un frequente balletto dei dirigenti, dimostrazione piu eclatante dell'inadeguatezza gestionale. Lo stesso Sindaco ha trattenuto per sè, per molti mesi, la delega alla Polizia Municipale ed al Personale, lasciando vacante per oltre un anno l'assessorato alle politiche sociali, oggi privo di ogni capacita di azione e di progetti a breve e medio periodo. La mancanza di una delega alle politiche sociali per mesi e mesi ha di fatto reso la citta priva di un importantissimo strumento per affrontare i numerosi problemi che l’attanagliano. Il suddetto modus operandi aveva avuto gia altri clamorosi precedenti nella vicenda della lunga agonia riservata all'unica società mista per i pubblici servizi della città e della irrituale adesione alla fondazione della Banca Luigi Sturzo,circostanze nelle quali il Consiglio Comunale è stato spogliato di ogni potere decisionale e costretto ad inghiottire insensati ed illogici atti amministrativi, in spregio delle elementari regole politiche e delle proprie competenze amministrative; mentre all'opposto l'organo consiliare, quando tempestivamente coinvolto, ha pronunziato sempre ed all'unanimita' parole chiare e nette a favore dell'interesse pubblico e del territorio piazzese, adottando i relativi atti d'indirizzo politico;

E) Le maggiori e peggiori inefficienze amministrative sono state commesse in materia di bilancio, ove la gestione dell'Ente e davvero preoccupante, con una sopravvenienza dalla precedente amministrazione, che nel periodo 31/12/2003 / 31/12/2005 e passata dal 33,83% al 40,40%, nonostante siano diminuiti gli interessi passivi in misura pari al 17%; una crescita della spesa esponenziale che mette 1'Ente in condizione di sforare il patto di stabilità e di ridurre ai minimi storici le risorse disponibili per le spese correnti. Di piu il risultato nell'esercizio di competenza presenta un saldo negativo e non risulta essersi provveduto ad intraprendere una politica di riduzione dei residui attivi e passivi, che incidono per una quota pari al 71% del totale complessivo degli accertamenti e degli impegni di competenza, un parametro fuori media che rischia di provocare maggiori deficit gestionali in disavanzo nell'esercizio corrente, minando alle fondamenta la tenuta complessiva dell'assetto economico- finanziario della nostra Citta; le ultime corrispondenze intercorse con la Corte dei Conti regionale sono lo prova provata delle asserzioni precedenti;

F) Su parecchie questioni delicate e fondanti la vita della nostra comunità gli unici atti prodotti dall'amministrazione, che ha sottovalutato svariate delibere ed atti d'indirizzo del Consiglio Comunale, sono stati gli incarichi - affidati con scarsa oculatezza e poca parsimonia - a studi legali, spesso siti fuori citta, con aggravio di spese e costi ai danni delle casse comunali;

G) Citiamo tra i tanti atti amministrativi assolutamente scellerati, la stipula di un preliminare per 1'acquisto di n. 2 appartamenti di via Piave senza la preventiva autorizzazione del Consiglio Comunale per contrarre mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti;

H) Il sindaco non ha mai eseguito gli atti di indirizzo che il Consiglio Comunale ha prodotto, sulla vicenda del mercato settimanale, come sulla querelle legata agli operatori ambulanti della Villa del Casale;

K) Sulla problematica della Villa Romana ha concentrato la propria azione solo sulla nomina dell'Alto Commissario Vittorio Sgarbi , con il fondato e rischiato pericolo di perdere il finanziamento comunitario, salvato grazie alla vigilanza ed al prontezza politica ed istituzionale del Consiglio Comunale che con ordini del giorno mirati e relativi atti d’indirizzo adottati, ha alzato il livello della pubblica attenzione sulla vicenda; di converso sconcertante e gravemente lesiva dei principi di giustizia ed equità sociale nonché di salvaguardia delle pubbliche risorse finanziarie è stato il procedimento amministrativo e gestionale utilizzato per spendere centinaia di migliaia di euro , proventi in quota parte dagli incassi della Villa Romana del Casale, distratti motu proprio dalle autentiche ed originarie finalità di spesa stabilite con legge della regione Sicilia, quale parziale risarcimento infrastrutturale a servizio della nostra città;





Tutto quanto sopra considerato bisogna evidenziare che :

questo comportamento è di inaudita avventatezza politica, lesivo della dignità delle Istituzioni e della popolazione piazzese. Le opposizioni di centrosinistra sin dall'inizio della consiliatura, (luglio 2004) hanno chiesto al sindaco Prestifilippo , di affrontare la questione Piazza Armerina con la necessaria celerità, offrendo la massima collaborazione e dialogo. L'atteggiamento del Sindaco ci ha lasciato perplessi e sconcertati, sempre dichiaratamente contrario al sistema dei partiti, di maggioranza e di opposizione, spesso mesto e sconsolato nel lasciare l’aula del Consiglio Comunale per i magri risultati politici ed amministrativi ottenuti ma che, nottetempo, ha tramato e briga per annacquare ogni risultato della politica, per delegittimare 1'avversario ed abbindolare 1'alleato, definendosi oggi uomo di Forza Italia, dopo lungo e sommesso pellegrinare alla ricerca di ospitalità, fino ad ieri esponente della sinistra, poi prestato alla destra, nonché uomo di destra nauseato dalla sinistra, sempre omettendo colposamente di dare la giusta connotazione politica al suo governo, nato e dichiarato autenticamente di centro destra ma nei fatti, sin dalla nascita privo di una maggioranza politica tale da consentire la parziale attuazione del suo programma. Crediamo che in questi tre anni di amministrazione Prestifilippo, si sia rotto il rapporto di fiducia tra la cittadinanza e il Primo Cittadino, tra questi e tutto il Consiglio Comunale, e tra lo stesso Sindaco e la coalizione che lo ha espresso, come peraltro recentemente dichiarato sulla pubblica stampa, a proposito degli attriti con altre importanti forze politiche del centro destra medesimo. Il Sindaco non ha saputo rispondere alle aspettative dei cittadini e ai loro bisogni, nè sussistono le elementari condizioni politiche perche questo possa avvenire negli ultimi anni del suo mandato. La Città fino ad oggi è priva di un assessorato ai beni culturali, fatto gravissimo per un territorio con tanti beni monumentali, paesaggistici ed ambientale da recuperare e da valorizzare e su cui punta da anni per il suo rilancio economico e turistico. Problematiche, peraltro, messe al primo posto nel programma del Sindaco che evidentemente pensa di essere onnipotente e di potere gestire il settore dei beni culturali e ambientali da solo, unitamente a tutto il resto di sua competenza. E' necessario pertanto che si chiuda anticipatamente questa esperienza, risultata fallimentare per la Città. E che si apra una nuova fase nella quale partiti, associazioni, organizzazioni di categoria, si mettano insieme per analizzare a fondo i problemi di Piazza Armerina e stilare un progetto credibile per la loro soluzione. La citta deve sapere che per mantenere intatte le sue possibilità di uno sviluppo economico legato alla Villa Romana del Casale, per preservare il centro storico da una latente rovina, per dare concrete risposte ai bisogni delle forze produttive cittadine, per arginare il fenomeno dell'emigrazione, questo Consiglio Comunale deve assumersi la responsabilita di scegliere un percorso diverso ed essere fermamente intenzionato a difendere Piazza Armerina per assicurare un futuro migliore alle generazioni che verranno. Per non far subire al nostro territorio ulteriori mortificazioni non indugiamo oltre nel mettere in atto l'unico strumento legittimamente valido e politicamente irreprensibile, rappresentato dalla presentazione della mozione di sfiducia. Questo atto di coraggio e onesta politica restituira dignità a questo Consiglio comunale e consentirà di riconsegnare al cittadino di Piazza Armerina, una volta approvatala, il diritto/dovere, quale unico ed effettivo titolare, di esprimere, lui si, la fiducia ad una nuova e ci auguriamo, eccelsa amministrazione.

I) I sottoscritti, per le motivazioni di cui sopra, presentano mozione di sfiducia al Sindaco ai sensi e per gli effetti dell'art. 10 della L.R. n. 35 del 15/9/1997, come modificato dall'art. 2 della L.R. n. 25 del 16/12/2000;
Firmata da
  1. Falcone
  2. Capizzi
  3. Ribilotta
  4. Venezia
  5. Cimino
  6. Miroddi
  7. Grillo
  8. Incardona

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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